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Le api sono le migliori amiche dell’uomo. Una startup agri tech italiana punta a tutelare queste magnifiche creature con un progetto davvero innovativo

 

Proteggere le api per difendere la nostra alimentazione: ecco BEEing!

 

Le api sono le migliori amiche dell’uomo. Strano a dirsi, pensando al pungiglione e all’aspetto minaccioso con il quale turbano le nostre passeggiate primaverili!

Eppure, ciò su cui si basa la maggior parte della nostra alimentazione dipende dalla loro attività. Nella ricerca di nettare le api trasportano grandi quantità di polline, consentendo a tantissime piante di riprodursi e a noi di avere un’enorme varietà di prodotti sulle nostre tavole: dalle mele all’olio, dalle piante aromatiche al vino. Non stupisce quindi che una startup agri tech italiana punti a tutelare queste magnifiche creature con un progetto davvero innovativo.

L’estinzione di massa delle api e la continua scomparsa di alveari avvenuta negli ultimi anni rappresentano un grave problema per la nostra vita sulla Terra. Tra furti di arnie, malattie e pesticidi presenti in ogni dove, la loro vita non è affatto facile… Per fortuna Roberto e Gabriele hanno creato BEEing. Per essere apicoltori serve una profonda conoscenza sia delle api che del loro mondo e BEEing sa cosa significa, infatti in un’epoca di continuo sviluppo tecnologico, i prodotti innovativi che propone sono in grado di semplificare il lavoro di apicoltori professionisti in un’ottica di sostenibilità ambientale. Il loro principale prodotto è infatti B-secure, un dispositivo digitale dotato di sensori in grado di monitorare le arnie e rilevarne eventuali spostamenti in tempo reale. Questo strumento permette agli apicoltori di localizzare le arnie in caso di furto o di calamità naturale attraverso sistemi GPS che non emettono onde elettromagnetiche in grado di danneggiare le api e le loro comunicazioni.

 

BEEing nasce con lo scopo di prevenire l’estinzione delle arnie monitorandone e tracciandone gli spostamenti

B-hive invece, la cui parola chiave è sostenibilità, è venuta alla luce dopo anni di ricerche ed è pensata per essere inserita in un contesto urbano. Riesce a mantenere l’habitat naturale delle api grazie al rivestimento esterno in sughero e separa le arnie dai favi dove il miele viene depositato, permettendo agli apicoltori di raccoglierlo senza intaccare le naturali attività delle ‘inquiline’. Le api hanno accesso all’arnia a 2 metri e mezzo da terra quindi si tratta di un progetto sicuro (visto che non comporta rischi di punture) oltre ad un design minimale e raffinato. In un’ottica di urban farming questo progetto offre la possibilità di produrre il proprio miele direttamente a casa, attraverso una tecnologia capace di estrarlo senza entrare in contatto diretto con le ‘legittime proprietarie’. Inoltre B-hive permette di monitorare l’intero ciclo vitale dello sciame tramite un’app.

Ma le novità non finiscono qui perché BEEing sta investendo le proprie risorse in un nuovo progetto: B-noise. Anche le api, come tutti gli esseri viventi, comunicano tra loro emettendo suoni e vibrazioni; B-noise è in grado di ascoltare e tradurre il loro linguaggio avvisando l’apicoltore in caso di malattia dello sciame o di morte dell’ape regina. Una volta ultimati i test sarà disponibile sul mercato per agevolare la vita degli apicoltori e di chiunque voglia entrare nel mondo di una delle più importanti creature del nostro pianeta!

Bee to be, senza api non c’è vita!

 

BEEing è anche “sostenibilità” con B-hive che riesce a mantenere l’habitat naturale delle api all’interno di un contesto urbano