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Daltonismo: un sistema rende leggibile le mappe a colori alle persone daltoniche

DALTONISMO: IL Sistema PER RENDERE Leggibili LE mappe a colori alle persone daltoniche

Un nuovo sistema open source permette di ottenere una versione perfettamente leggibile dell’immagine selezionata per le persone affette da daltonismo

 

Un gruppo di ricerca guidato da studiosi dell’Università di Bologna ha ideato un sistema che permette alle persone affette da daltonismo di visualizzare e comprendere correttamente le mappe, modificando in modo automatico i colori presenti al loro interno.

L’importanza delle mappe

Le mappe sono uno strumento fondamentale tanto nella vita di tutti i giorni, ad esempio per pianificare i nostri spostamenti, che nel campo della formazione e della ricerca, per visualizzare in modo immediato e facilmente comprensibile una serie complessa di informazioni. In questo senso, un aspetto fondamentale della loro efficacia è l’utilizzo dei colori, a cui di volta in volta vengono associati significati specifici. Ma che possono rivelarsi un problema quando a dover leggere le mappe sono persone daltoniche.

credits: Unsplash

Il daltonismo

Il daltonismo – chiamato anche “cecità ai colori” – è un’anomalia visiva di natura prevalentemente genetica che implica un’alterata percezione di alcuni colori. Si stima che nel mondo colpisca circa il 5% della popolazione (circa l’8% degli uomini e l’1% delle donne). Le tipologie di errate percezioni del colore legate al daltonismo sono essenzialmente tre: la protanopia, cioè l’incapacità di percepire il colore rosso, la deuteranopia, cioè l’incapacità di riconoscere il colore verde, e la tritanopia, cioè l’incapacità di distinguere il colore blu.

credits: Unsplash

La soluzione: open source, scalabile, adattabile

Per permettere anche alle persone daltoniche di poter leggere correttamente le mappe, gli studiosi dell’università di Bologna hanno messo a punto un pacchetto per il software R (chiamato “cblindplot”) che è in grado di aggiornare automaticamente la varietà di colori presenti in una mappa a seconda della tipologia di daltonismo che viene selezionata.

L’innovazione – presentata in un articolo pubblicato sulla rivista Ecological Informatics – è open source e basata sul software R, uno dei più utilizzati per realizzare analisi statistiche e visualizzazioni di dati: a partire da un’immagine, le persone con problemi nel riconoscimento dei colori possono impostare il loro tipo di deficit daltonico e ottenere immediatamente una versione di quella stessa immagine compatibile con il loro problema, e quindi perfettamente leggibile.

“Questa soluzione è un passo fondamentale verso la riduzione dello sforzo richiesto alle persone daltoniche per leggere e interpretare grafici e mappe“, spiega Duccio Rocchini, professore al Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna e primo autore dello studio. “E diventa ancora più rilevante se consideriamo che si tratta di una semplice funzione che si può attivare in un ambiente libero e open source e può essere utilizzata per qualunque tipo di grafico o di immagine.

La scienza inclusiva

“Il nostro obiettivo è arrivare a rendere questo pacchetto software uno standard di riferimento nelle pubblicazioni scientifiche, così da permettere a tutti di leggere e interpretare agevolmente le mappe a colori“, dice ancora Rocchini. “Questo perché siamo fortemente convinti che la scienza debba essere sempre inclusiva: tutti devono avere la possibilità di partecipare e collaborare nella ricerca e nella produzione di nuovi saperi”.

Per approfondire

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Ecological Informatics con il titolo “Scientific maps should reach everyone: The cblindplot R package to let colour blind people visualise spatial patterns”. Per l’Università di Bologna hanno partecipato Ducchio RocchiniLudovico ChieffalloRoberto Cazzolla GattiElisa MarchettoElisa Thouverai.


 

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