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Dodici invenzioni dell’Antica Roma che utilizziamo ancora oggi

Anche a distanza di oltre duemila anni, il genio e l’ingegno dell’Antica Roma continuano a far parte delle nostre vite e a ispirare nuove tecnologie

 

L’Impero Romano è caduto ormai parecchi secoli fa ma la sua influenza sulla società moderna si fa sentire ancora oggi. Dalle strade agli acquedotti, dal cemento al riscaldamento centralizzato, gli antichi romani furono gli inventori di molte soluzioni tecnologiche che hanno resistito alla prova del tempo e continuano a plasmare il nostro mondo.

Le invenzioni romane sono ancora parte delle nostre vite, oggi

L’Impero Romano è considerato una delle civiltà più influenti di sempre. Dal Colosseo agli acquedotti, l’impatto dell’Impero Romano è assolutamente prezioso anche per la vita di oggi. I Romani furono prodigiosi costruttori ed esperti ingegneri civili, e la loro fiorente civiltà produsse progressi tecnologici, culturali e architettonici che rimasero ineguagliati per secoli.

Le loro innovazioni hanno reso la vita più facile per gli abitanti dell’antica Roma e dell’Impero tutto, e hanno gettato le basi per molte delle tecnologie che oggi diamo per scontate.

Cemento

Quando si visita Roma è possibile ammirare alcune strutture antiche sbalorditive e impressionanti ancora perfettamente solide. Il Pantheon, il Colosseo e il Foro Romano sono tutti esempi di edifici costruiti dai romani utilizzando una specifica tipologia di cemento. Non è il cemento come lo conosciamo e utilizziamo oggi, ma un suo antesignano che, comunque, si è dimostrato piuttosto efficace e che è stato utilizzato in molte delle loro architetture – anche in quelle che ammiriamo ancora oggi.

Acquedotto

I Romani non hanno inventato l’idea di trasportare l’acqua. C’erano canali primitivi e altri sistemi di trasporto dell’acqua in atto anche precedentemente alla loro civilizzazione. Tuttavia, seppero sfruttare al meglio l’idea, svilupparla e perfezionarla per costruire Acquedotti lungo tutto l’Impero. Un passaggio fondamentale per il suo sviluppo, poiché ha portato acqua pulita nelle città e ha svolto cruciale nella qualità della vita delle comunità locali. Anche i servizi igienico-sanitari sono un’invenzione romana, in effetti.

photo: Marco de Hevia via Unsplash

Sistemi sanitari e di gestione delle acque di scarico

Un’altra fondamentale invenzione romana sono i servizi igienico-sanitari,  I romani erano molto ben informati quando si trattava di ingegneria civile, ma il loro talento non si limitava alla costruzione di grandi strutture come il Colosseo, o le strade. Sebbene possa sembrare visivamente meno impressionante, il lavoro profuso nella costruzione di sistemi di fognature e impianti idraulici sanitari evidenzia senza ombra di dubbio la loro eccellenza ingegneristica.

I sistemi di gestione delle acque erano composti da una fitta rete di condotte realizzate con una miscela di muratura, primo cemento e, in alcune circostanze, tubazioni di piombo. I tubi di drenaggio erano collegati e scaricati regolarmente, grazie all’acqua che scorreva dai ruscelli. I romani usavano anche sistemi di grondaie coperte, per assicurarsi che le strade fossero sempre libere dai rifiuti umani e inventarono anche un servizio di bagni pubblici, proprio a questo scopo, migliorando sensibilmente la qualità della vita nei centri abitati, sia sotto il profilo del decoro che sotto quello sanitario. Una prima idea di ‘salute pubblica’ davvero ben sviluppata..

Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, la capacità di costruire e mantenere queste strutture andò rapidamente persa e si verificò una importante regressione in termini di servizi igienico-sanitari, che si sarebbe protratta per secoli in vaste aree dell’impero. Solo oltre mille anni più tardi, sistemi simili sarebbero stati reintrodotti. A Roma, comunque, la Cloaca Maxima è ancora in funzione… E offre un’eccellente testimonianza della solidità dei progetti infrastrutturali dei Romani.

Strade

I romani svilupparono una sofisticata rete di strade e autostrade. La logistica era una parte cruciale della gestione di un impero così vasto. Sono oltre 55.000 miglia le strade costruite dai Romani in tutta Europa e nel Mediterraneo. Erano fondamentali per spostare rifornimenti, soldati e comunicazioni  in modo efficiente. I romani introdussero anche forme di segnaletica e indicazioni stradali.

photo: Matt Jones via Unsplash

Assistenza sociale 

Le antiche amministrazioni romane svilupparono per prime anche alcuni programmi di tipo assistenziale, oltre a leggi che stanziavano aiuti per l’educazione degli orfani e dei bambini più poveri.

Calendario Giuliano

I romani svilupparono il Calendario Giuliano, composto da 365 giorni suddivisi in 12 mesi. Era basato sull’anno solare e prendeva il nome da Giulio Cesare che lo implementò. Alcuni enti religiosi lo usano ancora oggi per calcolare le festività.

Chirurgia avanzata

I Romani progredirono sulla base degli sviluppi già ottenuti dai Greci in materia di medicina e chirurgia. Svilupparono molti nuovi strumenti e tecniche chirurgiche. Adottarono anche una prima forma di antisettico, poiché riconoscevano la necessità di pulire gli strumenti chirurgici prima dell’uso. Anche le prime tecniche di taglio cesareo risalgono all’Antica Roma.

Per non parlare della chirurgia d’urgenza, nata sul campo di battaglia per essere pronti ad aiutare dal punto di vista medico i soldati feriti. 

photo: Archeological Museum of Pompeii

Ordinamento giuridico moderno

Il sistema giuridico dell’antica Roma ha costituito la base per molti sistemi giuridici in tutto il mondo. Il principio di ‘innocenza fino a prova contraria’ è una eredità romana. Furono sempre i romani a sviluppare un codice chiamato “il dodicesimo” e tavole’ che elencavano le punizioni per i crimini. Termini come “pro bono”, “citazione in giudizio” e “affidavit” derivano tutti dal latino e dall’ordinamento giuridico romano.

Giornali /Stampa pubblica

I romani furono i primi a distribuire ai cittadini una forma di notiziario quotidiano. Questi fogli manoscritti di annunci venivano esposti pubblicamente a Roma e riportavano notizie e aggiornamenti su vicende politiche e militari e dettagli su grandi scandali o storie più ‘locali’. I Romani pubblicavano resoconti di ciò che accadeva in Senato e fu Giulio Cesare a far sì che queste informazioni fossero rese pubbliche, così come lo erano le cronache quotidiane.

Curioso di saperne di più? In questo video (in inglese) un breve excursus sui giornali nell’Antica Roma:

Servizio postale

Le dimensioni e la crescita dell’Impero Romano resero necessario il trasporto di comunicazioni da una parte all’altra dell’Impero. L’imperatore Augusto sviluppò il primo servizio postale e di ‘consegna merci’: un servizio di corriere e carrozza statale che portava le comunicazioni da un funzionario all’altro attraverso l’Impero.

Ipocausto: riscaldamento a pavimento

Il sistema conosciuto come ‘ipocausto’ rappresenta un primo esempio di riscaldamento a pavimento che funzionava in modo simile a quello modermo, centralizzato o radiante. Questi sistema distribuiva il calore da una fonte sotterranea attraverso uno spazio sotto il pavimento rialzato da una serie di pilastri di cemento.

I romani costruirono anche canne fumarie nelle pareti, assicurando cosi che il calore potesse raggiungere i piani più alti e riscaldarli e favorendo la fuoriuscita in sicurezza attraverso il tetto dei fumi di combustione. All’epoca, si trattava di un’impressionante impresa ingegneristica, soprattutto perché i rischi di una cattiva costruzione includevano avvelenamento da monossido di carbonio, inalazione di fumo o rischi di incendio.

È importante notare che questi sistemi erano costosi e venivano solitamente utilizzati solo negli edifici pubblici, nelle grandi case di proprietà dei notabili o degli aristocratici e nelle terme, o bagni romani, che presentavano pavimenti e pareti riscaldati. Oggi il concetto di base rimane invariato ed è ancora utilizzato in luoghi come i bagni turchi. Un esempio di ipocausto ancora in perfetto stato può essere ammirato nel sito delle Terme di Bath, in Gran Bretagna, e anche a nel complesso di Caracalla, a Roma.

Il funzionamento di un ipocausto

Appartamenti

A causa della pressione demografica, Roma aveva bisogno di sempre maggior spazio da destinare alle abitazioni. Invece di costruire nuove case indipendenti, la soluzione fu quella di ‘impilare’ moduli abitativi, da sei a otto, attorno a una scala e a un cortile centrale. Un primo esempio di ‘condominio’, insomma.

Il risultato furono blocchi di appartamenti, o “insulae” (isole), così chiamate perché occupavano interi isolati, con strade che vi si snodavano intorno. Nel IV secolo d.C. a Roma c’erano circa 45.000 insulae.

Gli appartamenti di maggior pregio ai piani inferiori erano detti cenacula, mentre gli appartamenti per gli inquilini più poveri occupavano i piani superiori ed erano detti cellae.

Complessivamente gli appartamenti erano riservati a cittadini di classe medio-bassa, in quanto le classi alte preferivano propri spazi abitativi, indipendenti, separati, nelle zone prestigiose della città. 

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