“Cosa facciamo a Maker Faire?” “Semplice! Tentiamo di conquistare il mondo!”
Nel mese di ottobre ritorna il tanto atteso Maker Faire Rome, l’evento che mette in primo piano idee e progetti negli ambiti più disparati, presentandoli al pubblico e collegandoli alle frontiere del mondo digitale. Ogni anno il più grande Show&Tell di Europa, che vanta tra i suoi partner il Future Food Institute, sostiene e supporta straordinari talenti provenienti da tutto il mondo che si mettono in gioco in settori ancora tutti da scoprire. Se pensiamo soltanto all’edizione 2017, tante sono state le idee che sono riuscite a presentarsi nella grande vetrina di Maker Faire, e proprio adesso, a quasi un anno di distanza, vogliamo tornare a parlare proprio di loro. Ci siamo perciò fatti una domanda: come Maker Faire ha aiutato le start up più innovative e disruptive nel settore food tech e sustainability?
In questa prima parte vogliamo parlarvi di 3 progetti orientati alle aziende del settore alimentare. Ve li presentiamo!
COOKI
Giuseppe Grammatico ci ha parlato di Cooki, un software che permette ai food experts della GDO e delle attività alimentari di gestire i ricettari, ingredienti e allergeni, stampare cartellini da banco e menù tecnici e adempiere facilmente a tutte le normative vigenti.
Dalla partecipazione a Maker Faire Rome 2017, la startup bolognese è riuscita a crescere moltissimo. Sia nel team (“siamo partiti che eravamo in due e adesso siamo già in cinque!” ci dice Giuseppe) sia come funzionalità (“adesso offre un modulo multilingua ed entro la fine dell’anno dovremmo addirittura avere delle versioni automatizzate”). La loro squadra ha deciso di sognare in grande: “Non ci può essere vera innovazione senza l’informazione. Vogliamo portare a livello governativo italiano, eventualmente anche a livello europeo, una standardizzazione delle informazioni… tutti hanno bisogno di qualche linea guida!”.
Il più grande merito di MFR17 per Cooki? “Maker Faire Rome ci ha dato ulteriore visibilità e ci ha permesso di entrare in contatto con moltissime realtà come il Comitato Olimpico Nazionale Italiano”. Giuseppe ci lascia con questa speranza: ”chissà che in un prossimo futuro Cooki possa diventare uno strumento per l’intero sport italiano!”.
BIOSPREMI
Adesso è la volta di Dina La Greca, co-founder di BioSpremi, un sistema zero waste che estrae l’olio dalle olive a freddo unicamente per pressione e senza utilizzo di acqua, producendo rifiuto immediatamente combustibile, senza ulteriori asciugature, come accade con gli altri macchinari che lo rilasciano umido.
Cosa è cambiato per loro da MFR17? “Ci stiamo ancora preparando per gli ultimi test di prodotto di mercato 2018 e di conseguenza è stato faticoso uscire da questo guscio”, racconta Dina, e prosegue dicendo “Maker Faire è stata un’ottima vetrina per noi, un punto di avvio di eventi e partnership importanti per il nostro progetto”.
Dina ci lascia con questa fantastica notizia: “Stiamo accumulando visibilità e non ci fermiamo mai! Siamo anche riusciti a vendere un macchinario prima ancora di essere in vendita!”
WASTE2VALUE
Chiudiamo la nostra breve overview con Sara Teglia, coordinatrice del progetto Waste2Value, basato su una sfida: realizzare un progetto di economia circolare a ciclo chiuso partendo da scarti di un centro commerciale in modo da donargli una seconda vita!
Grazie ad una serie di hackaton, il progetto è culminato in un prototipo che verrà presentato a MFR18, RePOD: “L’idea”, spiega Sara, “è riutilizzare scarti di fondi di caffè e bucce di arancia dei centri commerciali per realizzare fertilizzanti per le piante”. Come Maker Faire ha aiutato il loro progetto? Nella visibilità e nella promozione di nuovi obiettivi! “Fare promozione e cultura sui temi dell’economia circolare… Maker Faire ha certamente contribuito a far questo!”
Ed è tutto per per questa prima parte. Volete scoprire chi saranno i prossimi? Non perdetevi il nostro prossimo articolo dedicato ai “Food Makers champion” dell’edizione 2017 di Maker Faire Rome!