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Intervista ad Alessandro Ranellucci, da maker a curatore di Maker Faire Rome 2023

Il lavoro ad Arduino, la ricerca dei makers del futuro, e l’intelligenza artificiale – qualche domanda a Ranellucci

Alessandro Ranellucci ha una storia da sogno: inizia come maker e fa successo, arrivando fino ai traguardi di oggi: Head of Arduino BU Product, Business & Open Source Ecosystem, e curatore dei contenuti dell’evento più importante in tema di innovazione: Maker Faire Rome. Gli abbiamo fatto qualche domanda per scoprire i retroscena di questo grandioso evento!

 

Sin dalla sua nascita, Maker Faire Rome è sempre stato uno spazio dove è possibile ascoltare storie di successo e conoscere personaggi e realtà che hanno dato vita a cambiamenti importanti nel mondo dell’innovazione. Questa manifestazione ha trovato negli anni la sua forza nelle persone che la popolano, nelle idee che la compongono e nei progetti che ogni anno la animano grazie ai makers: scienziati, inventori, artisti o semplici personalità poliedriche che guardano oltre il presente, progettando soluzioni sempre nuove per il futuro.

Tra queste, c’è la storia di una persona che è passata dall’essere un maker all’essere il curatore dei contenuti di Maker Faire Rome: Alessandro Ranellucci, oggi Head of Arduino BU Products, Business & Open Source Ecosystem e curatore per Maker Faire Rome.

 

Alessandro Ranellucci: chi è

Alessandro Ranellucci è un leader tecnologico senior con una profonda passione per l’innovazione, l’open source, l’elettronica e il govtech. La sua carriera poliedrica lo ha portato a una vasta esperienza nell’ingegneria del software e dei sistemi, nonché nell’ideazione e gestione di prodotti. Oggi è un senior manager che unisce la tecnologia ad obiettivi aziendali ambiziosi, esaminando tecnologie e prodotti emergenti nei loro dettagli tecnici più profondi e nel contesto del mercato. Le sue alte competenze in ambito di sviluppo di software derivano da molti anni di lavoro su progetti complessi e la sua passione per la scrittura in codice lo ha reso particolarmente attivo in ambito open source per oltre 20 anni. Uno dei suoi più grandi successi è stato lo sviluppo della suite open source Slic3r, divenuto poi il software più utilizzato nel mondo della stampa 3D e della fabbricazione digitale. Alessandro Ranellucci è altresì coinvolto nell’interaction design, nell’insegnamento universitario e nella divulgazione tencologica. Ha una vasta esperienza nella gestione di eventi dedicati alle tematiche che più lo appassionano: con il ruolo di curatore di Maker Faire Rome – The European Edition, del quale ha fortemente animato il movimento maker. Nominato direttore della Fondazione Make In Italy, a sostegno della rete dei FabLab italiani, e nel 2017 ha fatto parte di una task force incaricata della trasformazione digitale del settore pubblico sotto la guida di Diego Piacentini. Nel 2020, Alessandro ha assunto un ruolo esecutivo in Arduino, con responsabilità di P&L e una visione globale che abbraccia la tecnologia, la ricerca e lo sviluppo, e l’approccio go-to-market. La sua carriera eclettica e le sue competenze uniche nel campo tecnologico e dell’open source lo rendono un professionista straordinario, sempre alla ricerca di sfide stimolanti e di opportunità per contribuire all’innovazione e alla condivisione all’interno della comunità tecnologica.

 

Arduino, partner importante a Maker Faire Rome

Arduino è un’azienda che progetta, produce e supporta dispositivi elettronici e software, consentendone l’utilizzo a persone in tutto il mondo tramite prodotti semplici, potenti e adatti a soddisfare i bisogni di ogni tipo di utente. Arduino ha sempre partecipato attivamente a Maker Faire Rome, ricoprendo quest’anno il ruolo di gold partner dell’evento che attira ogni anno migliaia di persone ed appassionati in tutto il mondo. Durante questa edizione, Arduino ha offerto agli appassionati l’opportunità di condividere le proprie creazioni e di ammirare progetti straordinari all’interno dell’Arduino Village, uno spazio dove i visitatori hanno potuto esplorare il mondo dei microcomputer e della creatività tecnologica attraverso una serie di innovazioni e attività guidate anche con la presenza del co-fondatore, Massimo Banzi.

Un’occasione per scoprire le ultime tendenze nel mondo dei maker e per apprezzare l’ingegnosità della comunità. Tra i progetti esposti a spiccare sono stati la ricostruzione del gioco arcade Space Wars, realizzata con pochi componenti e un Arduino Nano ESP32, un barista robotico chiamato Barbot, che può miscelare cocktail personalizzati e il veicolo telecomandato ENROV, gestito a distanza con un Nano ESP32.

Inoltre, Arduino ha offerto intrattenimento educativo con giochi di memoria a punteggio basati su Arduino UNO R4 per mettere alla prova la memoria e la capacità di concentrazione dei visitatori, offrendo loro la possibilità di competere grazie ad Arduino Cloud. La partecipazione di Arduino, come ogni anno, si è rivelata un’opportunità straordinaria per tutti gli appassionati che hanno avuto l’opportunità di incontrare da vicino una realtà leader del settore.

 

Alessandro Ranellucci: cosa significa curare un evento come Maker Faire Rome

Alessandro Ranellucci ha accumulato una vasta esperienza nella gestione di eventi tecnologici, anche e soprattutto per il suo ruolo di curatore di Maker Faire Rome, contribuendo attivamente alla promozione del movimento maker. In qualità di co-curatore, si è occupato della progettazione dell’evento, della definizione degli argomenti, dello scouting di nuovi contenuti, della valutazione delle candidature (circa 1.200 ogni anno), dell’invito dei relatori, della supervisione degli esperti che lavorano su aree specifiche, della supervisione/supporto di tutti i team interni, della fornitura di competenze specifiche su tutto ciò che riguarda i contenuti e del dialogo con i media. Inoltre, ha anche progettato i flussi di lavoro digitali per la gestione di tutti i dati e i processi di un evento di tale portata (candidature, relatori, contratti, sponsor, badge, alloggi per gli ospiti ecc.), sfruttando la sua piattaforma Bobuild e costruendo un unico database integrato. Lo abbiamo incontrato in Fiera, dove Alessandro è più volte intervenuto sul main stage e dove ha presenziato tutti e tre i giorni di manifestazione, dialogando con makers e ospiti tra un padiglione e l’altro. Ne abbiamo approfittato per fargli qualche domanda:

 

Cosa significa passare dall’essere un maker ad essere il curatore di Maker Faire Rome?

“Beh, io sono arrivato a occuparmi dei contenuti di Maker Faire Rome da maker, quindi da appassionato. La mia storia personale comincia più di 11 anni fa, come quella di Maker Faire Rome, in realtà occupandomi di stampa 3D. Nel mio caso, avevo realizzato un progetto software per migliorare le stampanti 3D, che all’epoca stavano appena nascendo e mi sono ritrovato, molto per caso, ad essere l’autore del software che oggi muove buona parte anche delle stampanti del mondo che esistono ovviamente con tutte le innovazioni che sono seguite al mio lavoro. Al di là della mia storia, questo mi ha messo in contatto con un mondo nascente di appassionati di sperimentazione, di tecnologia, i maker che si stavano cominciando a conoscere in giro per il mondo e quindi questa è stata la grande opportunità di lavorare insieme alla Camera di Commercio di Roma che all’epoca ebbe l’idea di portare a Roma questo stranissimo format per costruire il racconto di questo sottobosco di innovatori che neanche si conoscevano. Noi andavamo a cercarli e loro ci dicevano: “Ma davvero io sono un maker? che vuol dire?”  e noi gli spiegavamo: “Guarda sì, sei un maker. Vieni, fidati che costruiamo un racconto nuovo.””

 

All’inizio era la stampante 3D. Oggi qual è la tecnologia che secondo te diventerà indispensabile e che avrà un ruolo indispensabile nella quotidianità?

“C’è stato in questi anni un grande susseguirsi di tecnologie. I primi anni l’immagine più forte era quella delle stampanti 3D, queste piccole fabbriche che da un tavolo potevano realizzare oggetti. Negli anni questo è andato avanti con l’elettronica, la robotica e, oggi, possiamo dire con l’intelligenza artificiale. Questo è il nuovo arrivato nella cassetta degli attrezzi dei maker. A Maker Faire Rome, in tutti i progetti, in tutti i settori, dall’agricoltura all’aerospazio, dallo sport alla cybersecurity, raccontiamo come l’intelligenza artificiale sta cambiando già oggi e poi continuerà a cambiare domani, dopodomani anche le vite quotidiane di tutti noi.”

 

Chi sono i maker? Quali sono le caratteristiche ricercate nella selezione dei maker del presente e del futuro?

“Chi sono i maker per noi? I primi anni erano quelli che, usando alcune tecnologie come l’elettronica di Arduino, la stampa 3D, l’open source, costruivano degli oggetti tangibili con un valore innovativo. Negli anni anche noi, costruendo Maker Faire Rome abbiamo allargato l’orizzonte. Gli stessi maker hanno cominciato a porsi degli obiettivi e quindi alzare lo sguardo dal progetto, dal loro laboratorio per affrontare dei temi di ampio respiro. I maker oggi sono degli innovatori, li raccontiamo così perché sono effettivamente persone di estrazioni diversissime. Noi a Maker Faire Rome mettiamo vicini gli hobbisti, i gruppi di appassionati che fanno progetti nel tempo libero insieme alle startup, insieme alle grandi aziende, università, i centri di ricerca. Non conta chi sei, conta quello che fai, quello che metti sul tavolo. Ecco, questo è lo spirito che raccontiamo, persone che costruiscono pezzetti di futuro superando le tradizionali barriere disciplinari, anche quelle dei percorsi formativi. E quindi ecco, scopriamo ogni anno che i maker sono sempre di più e spesso sono quelli che gli anni scorsi erano visitatori e che ne sono usciti dall’esperienza della fiera con la carica di voler essere anche loro attivi nel cambiare qualcosa in meglio di questo mondo.”

 

 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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