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Make To Care

a #mfr2023 l’ottava edizione del contest make to care

Vincitrici dell'edizione 2023

Make To Care: un premio ai maker che aiutano ad andare oltre la disabilità

Logo make to care

Promosso da: Sanofi (Gold Partner MFR)

Il mondo dell’assistenza sanitaria, dell’healthcare e della cura delle persone in generale è in continua evoluzione. É anche in continua crescita in termini di complessità, costi e ruoli di chi vi si trova coinvolto e presenta enormi sfide di policy, di processi decisionali e di progettazione di soluzioni. In MaketoCare, con Sanofi, vogliamo mostrare come maker, designer, innovatori possono collaborare per l’industria e per i pazienti, per offrire loro soluzioni ingegnose, scalabili e capaci di fare la differenza per le persone, ciascuna di loro

Il contest: MAKEtoCARE cerca e premia soluzioni innovative, pratiche, utili per rispondere ai bisogni reali delle persone affette da qualsiasi forma di disabilità, malattie gravi e/o croniche o patologie e eventi traumatici dai quali derivi un temporaneo o permanente cambiamento nella qualità della vita.
Che si tratti di un prodotto o di un servizio, le soluzioni MAKEtoCARE vogliono sempre fare la differenza e cambiare in meglio la vita dei pazienti e/o di chi li assiste e se ne prende cura.

Modalità di partecipazione: per partecipare era necessario candidare il proprio progetto alla Call for Makers, Call for Schools o Call for Universities and Research Institutes nella categoria “Health & Wellbeing / Wellness & Healthcare”.

Per informazioni: maketocare@maketocare.it 

>>> Leggi il regolamento 2023

>>> Scopri i progetti finalisti

I vincitori dell’edizione 2023

Make to Care 2023 si tinge di rosa. Il corsetto ortopedico che diventa accessorio fashion e un software che permette alle bimbe con Sindrome di Rett di comunicare attraverso il movimento dei loro occhi trionfano al Contest di Sanofi.

I progetti Frida e Amélie vincono ex aequo l’ottava edizione del Contest che premia le idee ad alto tasso di innovazione pensate direttamente dai pazienti o da chi se ne prende cura, per migliorare davvero la vita di chi convive con la disabilità.

Tecnologia ed innovazione che sfidano le disabilità dimostrando di poter vincere tabù e barriere. Questo raccontano i due progetti tutti al femminile Frida e Amélie, premiati a Roma in occasione della Cerimonia di Make to Care di Sanofi, ottava edizione del contest che negli anni ha visto oltre 600 progetti candidati, 60 finalisti e 14 vincitori, premiando ogni volta soluzioni di open innovation al servizio di pazienti e caregiver, in grado di migliorare davvero la vita di chi convive una disabilità.

Frida è l’idea della siciliana Yasmine Granata, designer di prodotto che dopo un’adolescenza trascorsa indossando per 23 ore al giorno un corsetto, ha ideato e sviluppato una nuova tipologia di ortesi per correggere la scoliosi, coinvolgendo esperti e officine ortopediche. Grazie al suo tessuto brevettato, più traspirante e leggero, e ai dettagli intercambiabili trasforma il corsetto in vero e proprio accessorio di moda. Il dispositivo si “attiva” grazie ad elettrodi posizionati e a pad di spinta automatizzati che permettono di potenziare la muscolatura paravertebrale, anche in assenza di ginnastica correttiva: un sistema che può essere anche controllato da remoto dal medico ortopedico per monitorare l’utilizzo da parte del paziente.

Amélie – Eye tracking Suite presentato dalla pedagogista Samantha Giannatiempo è il risultato della collaborazione tra il centro AIRETT di Verona e un’équipe di terapisti e ingegneri specializzati nella Sindrome di Rett, raro disturbo neurodegenerativo che colpisce soprattutto le bambine, che perdono progressivamente capacità linguistiche e motorie. Amélie favorisce la comunicazione e la comprensione tra caregiver e piccole pazienti, che possono interagire e giocare muovendo esclusivamente i loro occhi grazie a un software che collega computer, smartphone e una piattaforma online, pensato per la supervisione a distanza da parte dei terapisti e la raccolta dati scientifica. AIRETT, infatti, unisce la riabilitazione alla ricerca, poiché è quest’ultima che fornisce le evidenze necessarie per pensare, proporre e strutturare nuove ricerche.

Entrambe le soluzioni hanno, dunque, non solo il potenziale di aiutare le persone nel loro vivere quotidiano ma, tramite la raccolta di dati, di fornire indicazioni importanti per la ricerca e la comprensione delle relative patologie. Frida e Amelie potranno inoltre contare sul supporto dei partner di Make to Care per l’ulteriore sviluppo, implementazione e scalabilità del loro progetto e partecipare a un viaggio di formazione e networking in una tech valley riconosciuta a livello internazionale.

>>> Guarda i Vincitori delle passate edizioni