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Make to care i vincitori

MAKEtoCARE nasce dalla volontà di far emergere e sostenere iniziative e progetti nati dall’ingegno e dalla passione tipica della comunità Maker, che tramite la propria creatività e il proprio saper fare innovazione, è in grado di offrire una migliore qualità di vita ai pazienti, contribuendo a cambiare concretamente il loro presente e progettando, insieme a loro, un futuro migliore.

Nel corso degli anni, Make to Care ha raccolto oltre 500 progetti, tra cui 57 finalisti e 12 vincitori valorizzando e sviluppando un ecosistema attorno a cui gravitano centri di ricerca, strutture sanitarie, innovatori, investitori, caregiver e pazienti 

L’iniziativa MAKEtoCARE è promossa dal nostro partner Sanofi.

I vincitori di Make to Care 2022 sul palco della premiazione I foto: DIRE

I vincitori dell’edizione 2022 

Nuoto per non vedenti e monitoraggio digitale per persone con sclerosi multipla al cuore dei progetti vincitori di Make to Care 2022

  • ARGO è un dispositivo open-source pensato per aumentare l’autonomia dei nuotatori con disabilità visiva. Il progetto nasce nel 2021, all’interno del laboratorio misto di prodotto e comunicazione presso il Corso di Laurea Magistrale in Design dell’Università IUAV di Venezia e dal lavoro congiunto di Sara Labidi, Giuseppe Campanale e Daniela Bigon. Argo è composto da un laser e una fotocellula, collocati sui bordi opposti della piscina, che rilevano i movimenti del nuotatore e il suo orientamento in vasca e da un dispositivo indossabile dalla forma ergonomica, agganciato ai normali occhialini da nuoto e fissato sul retro della nuca. Il dispositivo è in grado
    di comunicare con il nuotatore attraverso tre piccoli motori che, grazie a vibrazioni con intensità diversa, segnalano la fine della corsia, lo avvisano dell’approssimarsi al bordo o della presenza
    di ostacoli, ad esempio i galleggianti, evitando così che questi possano provocargli lesioni.
  • DIGICOG-MS è un’app di autovalutazione e monitoraggio delle funzioni cognitive per le persone con sclerosi multipla. Nasce a marzo del 2020 a Genova da un’idea di Jessica Podda, ricercatrice di FISM, la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla. Nel corso del lockdown è avvenuta una drastica riduzione dell’assistenza ai malati di sclerosi multipla: l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) stima che nel solo Servizio di Riabilitazione della regione Liguria, nei momenti di maggior criticità dell’emergenza pandemica, circa il 50% dei servizi socio-sanitari sia stato sospeso e che due persone su tre non abbiano ricevuto un’assistenza domiciliare adeguata. Da qui nasce l’idea di ridurre la distanza fisica imposta ai pazienti per evitare il contagio sviluppando un sistema tecnologico che potesse supportarli nella valutazione delle proprie funzioni cognitive e nella
    riabilitazione a distanza. L’app ha dunque digitalizzato i test cognitivi più utilizzati e che vengono generalmente proposti in formato cartaceo. I pazienti possono scegliere tra due modalità di
    autovalutazione (autonoma oppure supervisionata da remoto da un clinico) sulla base delle loro caratteristiche ed esigenze. I vantaggi dell’utilizzo di DIGICOG-MS sono estesi inoltre anche al
    medico, in quanto l’app fornisce un aiuto prezioso nelle fasi di valutazione, interpretazione dei risultati e pianificazione di un intervento riabilitativo personalizzato.

Ecco i Vincitori dell’edizione 2021

I vincitori della sesta edizione di Make to Care, il contest di Sanofi che incoraggia, premia e supporta soluzioni innovative che sfidano la disabilità sono stati Camera Libera Tutti del FabLab di Parma in collaborazione con Hackability, e SwimAble di E-nable Italia – Associazione italiana per bambini e famiglie con agenesia, amputazione e malformazioni arti – ed Energy Family Project.

  • Camera Libera Tutti è un progetto che nasce dal bisogno di sopperire alla carenza di strutture turistiche sufficientemente inclusive. Per questo motivo un team progettuale ha lavorato allo sviluppo di soluzioni di arredo, dispositivi e sistemi per rendere maggiormente accessibili le strutture ricettive per le persone con disabilità e che contemporaneamente avessero anche un design accattivante migliorando, anche esteticamente, le strutture. Il risultato è stato la progettazione di un Welcome Kit composto da dieci oggetti indispensabili che, seppur apparentemente semplici, aumentano sensibilmente la qualità del soggiorno, abbattendo le differenze tra alloggi riservati a persone disabili e quelli destinati a turisti normodotati.
  • SwimAble è un ausilio per arto superiore dedicato a bambini che si approcciano all’attività sportiva in acqua e che hanno un’amputazione dell’arto superiore sotto il gomito (amputazione transradiale). Ha come obiettivo principale quello di favorire le attività motorie in acqua volte a preservare le funzionalità muscolari residuali. L’ausilio progettato risponde alle caratteristiche fisiche ed ingegneristiche necessarie al galleggiamento, ma è completamente integrato nell’outfit dell’utente. Difatti appare come un monospalla inserito perfettamente nel costume, anche grazie alla scelta dei colori e del materiale. SwimAble è infatti prodotto in Lycra, fibra solitamente utilizzata nella fabbricazione dei comuni costumi da piscina. Facilmente indossabile dal bambino stesso, questo ausilio entra a far parte del normale abbigliamento da piscina.

I vincitori dell’edizione 2020

CapisciAMe – L’assistente vocale per tutti, di Daniele Mulfari.

CapisciAMe è un progetto che aiuta le persone affette da disartria nell’assistenza vocale. La disartria è un disturbo neuromotorio del linguaggio che avviene spesso nelle persone affette da tetraparesi, SLA, esiti di ictus ed altre tipologie di disturbi degenerativi, che provocano diversi impedimenti fisici di alta gravità a chi ne è affetto e che da questo dispositivo potrebbero trarre grande giovamento per migliorare la qualità della propria vita, soprattutto in termini di indipendenza. 

Il progetto CapisciAMe utilizza tecniche di machine learning  per trovare soluzioni altamente personalizzate di riconoscimento vocale “on edge” destinati ad utenti con disartria.  

La disartria, infatti, spesso provoca un bassissimo livello di comprensione da parte degli assistenti vocali come Google Home o Alexa.  Ciò fa sì che gli utenti che presentano questo tipo di disabilità, che per le loro limitazioni fisiche troverebbero utilissimo sfruttare i servizi degli assistenti virtuali, non possano usufruirne. 

 

CapisciAMe è progettata da Davide Mulfari, ingegnere informatico responsabile del gruppo Assistive Technologies for Special Needs presso l’Università di Messina,  che ora sta svolgendo il dottorato di ricerca presso l’Universita’ di Pisa. Mulfani è anche una persona con disabilità che, a causa di una paralisi cerebrale, ha riportato problemi motori ed è disartrico. E proprio dalla sua esperienza personale nasce l’idea di creare un’applicazione per migliorare la comunicazione delle persone con disartria, permettendo loro di farsi capire da tutti.

Così, da una lavoro svolto assieme al team del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa guidato da Luca Fanucci, è nata “CapisciAMe”.

L’applicazione è scaricabile gratuitamente da Google Play, ma per essere testata ha bisogno di ulteriori parole. La app, infatti, si basa su un algoritmo di machine learning (apprendimento automatico) Se sei una persona con disartria e stai leggendo questo articolo, vorrai considerare di “donare” le tue parole per perfezionare la app e permettere al progetto di aiutare tutti i pazienti con la tua stessa patologia.

 

 

La sedia intelligente di Dario Dongo: Il secondo progetto vincitore del contest  si chiama Sedia Intelligente ed una delle numerose iniziative  totalmente no profit in ambito healthcare dedicato alle persone con disabilità motoria. A mettere a punto il progetto è la onlus Égalité, il cui presidente (nonché inventore della Sedia Intelligente)  è l’avvocato Dario Dongo, paraplegico dal 2015 a causa di un incidente, che si è proposto di trovare un modo per le persone disabili di “accorciare le distanze” nella vita di tutti i giorni.

 

L’idea della Sedia Intelligente è offrire a tutte le persone con disabilità motoria un dispositivo di mobilità personale che risponda alle concrete esigenze quotidiane, con alcune innovazioni, a prezzi accessibili e coerenti ai costi produttivi. Grazie a un lavoro ‘dal basso’ che coinvolge le persone con disabilità in ogni fase di disegno, progetto, test e validazione.

La Sedia Intelligente è una sedia a rotelle superleggera, disegnata e prodotta in Italia, con una ruota anteriore dotata di motore elettrico che può venire agganciata e sganciata facilmente alla sedia per trasformare la stessa in uno strumento di autonomia e micromobilità sostenibile.

Quello di Dario Dongo, però, non è un impegno solo umanitario ma anche ecologico: la Sedia Intelligenza nasce dall’esigenza di optare per un concetto di mobilità sostenibile, portato a termine grazie all’impiego di un motorino elettrico sulla Sedia Intelligente, al posto di un più inquinante motore termico. Questo particolare tipo di tecnologia, insieme all’applicazione degli standard vigenti nel campo della mobilità per persone disabili e ad un efficace sistema di assistenza, servono a garantire l’affidabilità del dispositivo e la rapidità delle riparazioni e/o sostituzioni. 

 

I vincitori dell’edizione 2019 

Tourist Eyes: Viaggiare in sicurezza grazie a una App.  Autore: vEyes. Algoritmi di computer vision, intelligenza artificiale, telecamere e rete 5G si trasformano in una guida turistica personale che orienta e conduce con la massima precisione il viaggiatore con disabilità visiva ai suoi punti di interesse (turistici e non, sia al chiuso che all’aperto) con la certezza di muoversi sempre in sicurezza (marciapiedi, strisce pedonali, etc…).

LETIsmart LUCE e VOCE Orientarsi e muoversi in città in tutta sicurezza. Autore: Marino Attini con SCEN e il supporto di Unione Italiana Ciechi e Irifor. Due soluzioni hi-tech per migliorare l’autonomia dei disabili visivi, che si applicano al classico bastone bianco senza inficiarne ergonomia e peso: una fonte di luce bianca che pulsa in condizioni di scarsa visibilità e un dispositivo che fornisce informazioni vocali e permette di attivare una segnalazione acustica personalizzata per essere guidati a destinazione.

 

I vincitori dell’edizione 2018 

DEEBEE.IT YAGI Dispositivo per il monitoraggio dei livelli di glicemia nei bambini. Autore: Fabrizio Casellato, presidente DEEBEE ITALIA (Associazione di persone affette da diabete o loro familiari). Si tratta di un sistema informatico open che permette di visualizzare online i valori rilevati da un sensore glicemico, in tempo reale e in remoto, gratuitamente, consentendo al bambino diabetico di frequentare la scuola in sicurezza.
La visione a distanza permette al medico, o a un familiare, di tracciare la glicemia anche da pc, smartphone o smartwatch.
Quest’ultimo, ad esempio, inizierà a vibrare quando il bambino è in ipoglicemia.

TECHNO-B BRACE Soluzione innovativa per la cura delle dorsopatie. Autori: Nicolò Vallana, Luca Fermi, Edoardo Puce (Studenti dell’Istituto “Da Vinci-Belluzzi” di Rimini). Techno-b brace è un dispositivo che mira a regolare la postura senza utilizzare i tradizionali strumenti di correzione rigida, evitando il disagio causato dal busto ortopedico.
Propone un metodo alternativo, rispetto a quelli già presenti sul mercato, attraverso una particolare forma di terapia, che permettere allo stesso tempo di raggiungere due obiettivi: correggere la postura e tonificare i muscoli.

I vincitori dell’edizione 2017 

Optical Wheelchair Sedia a rotelle con comando tramite movimento oculare. Autori: Federico Gualdi, Roberto Lucchisani, Nicholas Silvestri. Optical Wheelchair permette di comandare il movimento di una sedia a rotelle con gli occhi e le espressioni del viso. L’idea è venuta pensando ad un nostro amico rimasto paralizzato in seguito ad un incidente automobilistico. Per rilevare i movimento delle pupille e le espressioni facciali usiamo una particolare camera dell’Intel.

Il computer riceve le informazioni dalla camera che le manda tramite bluetooth al microcontrollore dopo averle elaborate. Il microcontrollore, mediante un circuito elettronico, muove le ruote in base alle informazioni ricevute. Il nostro progetto mira allo sviluppo dell’automazione applicata a persone non in grado di fare determinati movimenti. Oltre a muovere una sedia a rotelle, questo sistema di controllo sarà in grado di aiutare persone disabili anche in altre attività legate alla loro quotidianità (home-automation).

Orion Esoscheletro robotico comandato da impulsi muscolari. Autore: Mattia Strocchi. Orion è un esoscheletro riabilitativo comandato dagli impulsi muscolari, attraverso un elettromiografo. È un tutore applicabile agli arti che, grazie a un doppio dispositivo, aumenta la forza di chi lo indossa aiutandolo così nei movimenti muscolari. E’ costituito da due parti. C’è innanzitutto una scheda elettronica che permette di visualizzare e analizzare sul computer i segnali muscolari raccolti tramite elettrodi applicati agli arti, rifacendosi all’esame medico della elettromiografia. La seconda parte è un esoscheletro controllato da un attuatore: in pratica l’attuatore è un sistema meccanico collegato alla scheda elettronica e all’esoscheletro e si mette in movimento dando più forza all’arto quando gli arriva il segnale che il muscolo si vuole muovere.

I vincitori dell’edizione 2016 

Click4All Kit per inventare e costruire ausili informatici o attività edu-riabilitative per disabili usando tessuti, frutta o un qualsiasi materiale conduttivo– Autori: Luca Enei, Nicola Gencarelli (Fondazione ASPHI Onlus)

Click4all consente di accedere a computer, tablet e smartphone costruendo il proprio ausilio personalizzato. Con gli accessori del kit, è possibile costruire pulsanti touch, interfacce wearable o a pressione, scegliendo il materiale, le dimensioni e la posizione dei pulsanti. Il kit è pensato anche per la costruzione di attività inclusive per le persone disabili utilizzando oggetti multimediali riabilitativi, per stimolare le capacità cognitive, il movimento e la comunicazione, collegando le attività di riabilitazione al gioco.

dbGLOVE Dispositivo indossabile che consente alle persone cieche e sordo-cieche di utilizzare tutte le funzionalità di un dispositivo mobile, di comunicare con gli altri e con il mondo Autore: Nicholas Caporusso

dbGLOVE è un dispositivo indossabile che digitalizza alfabeti tattili esistenti, quali Malossi e Braille, per consentire alle persone cieche e sordo-cieche di utilizzare tutte le caratteristiche di un dispositivo mobile per comunicare con gli altri e interagire con il mondo. Gli utenti devono semplicemente digitare messaggi sul dbGLOVE con l’altra mano.Le persone affette da sordo-cecità possono ricevere messaggi in forma di stimolazione tattile, come se qualcuno stesse scrivendo direttamente sul loro palmo. Le risposte possono essere ricevute dall’utente sotto forma di stimolazione vibrotattile di diversa intensità e frequenza, che simula il tocco e il pizzico sul palmo della mano, consentendo di “leggere” il messaggio.