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Robot lottatori, calciatori e “resuscitati”: gli originali progetti delle scuole a #MFR19

Le “creature” tecnologiche di tre Istituti secondari, in grado di compiere azioni davvero particolari

 

Chi non ricorda i robot giocattolo con cui, da bambini, si trascorrevano ore a immaginare le avventure e le situazioni più disparate? Questi giochi “hi-tech” trasportavano molti bambini direttamente nel futuro e, per la gioia dei più piccoli, potevano trasformarsi e compiere evoluzioni davvero uniche.

Anche oggi i ragazzi continuano a giocare con queste figure tecnologiche. La differenza con il passato è che, nel frattempo, la robotica ha fatto passi da gigante, arrivando a essere una materia di studio a scuola. Non mancano infatti i casi di scuole superiori che organizzano laboratori di in cui si costruiscono robot, vere e proprie “palestre” in cui gli alunni diventano i progettisti di domani.

I tre progetti che stiamo per presentarvi mostrano quali sorprendenti risultati abbiano raggiunto le realtà scolastiche nell’ideazione di “creature” dall’intelligenza artificiale.

 

  • RoboSumo: dal Piemonte dei “lottatori” molto particolari

 

Il nome del progetto già dice molto sul suo contenuto. I RoboSumo sono degli automi in grado di lottare come veri professionisti. Ovviamente, con chip e circuiti elettronici. L’obiettivo? Condurre fuori dal ring l’avversario, come in ogni incontro che si rispetti. Ognuna di queste “creature” ha lo stesso equipaggiamento di base (motore, sensori, scheda Arduino). Partendo da qui, vari team di gara progettano a scuola i “loro” robot con caratteristiche specifiche. Tutti sono accomunati dall’utilizzo di materiali riciclati.

La creazione avviene nel FabLab “Vallauri”, di cui fanno parte gli studenti di Elettrotecnica dell’Istituto Vallauri di Fossano, in Provincia di Cuneo. Alla fine dell’anno, gli alunni della scuola superiore esperti di robotica hanno portato i loro “lottatori” artificiali a una competizione che ha visto sfidarsi diversi robot. Fra loro, quelli eliminati sono stati smontati: i vari componenti sono stati poi riutilizzati per assemblarne di nuovi.

 

I vari team di gara progettano i loro “lottatori robot” con caratteristiche specifiche
I vari team di gara progettano i loro “lottatori robot” con caratteristiche specifiche

 

  • RoboCup: i robot diventano calciatori esperti

 

Anche quello realizzato dagli studenti di Elettronica e Informatica, tra i 16 e i 18 anni, dellIISS Manetti Porciatti di Grosseto è un progetto di robotica nelle scuole che stupisce per la sua originalità. Gli allievi di questo istituto secondario superiore hanno infatti realizzato due robot calciatori, che hanno partecipato a una vera e propria competizione, la RoboCup jr.

Queste creature dall’intelligenza artificiale sono in grado di riconoscere e inseguire una palla arancione. Una volta raggiunta, l’obiettivo, proprio come avviene nel calcio giocato dagli umani, è quello di tirarla nelle porte avversarie, una gialla e una blu. Misurano 22 cm di diametro e altezza, mentre il campo è un rettangolo di circa 2×1,8 metri. 

 

 Uno dei robot “calciatori” della scuola di Grosseto (foto: Polo Tecnologico Manetti Porciatti)

Uno dei robot “calciatori” della scuola di Grosseto (foto: Polo Tecnologico Manetti Porciatti)

Va da sé che, per progettare a scuola robot con tecnologie in grado di compiere queste azioni, agli studenti sono stati richiesti notevoli sforzi e abilità. Visione a 180 gradi e dispositivi in grado di riconoscere le linee di bordo-campo, stimare la propria posizione e catturare la palla sono solo alcune delle peculiarità di questi “fuoriclasse” della robotica. Non c’è che dire: quelli della RoboCup sono degli sportivi davvero particolari!

 

  • Da vecchio giocattolo a robot con tecnologie avanzate: Frankenstein 3.0

 

Chi ha detto che i vecchi giocattoli in disuso non possano essere riutilizzati? Anche un “vecchio” robot con tecnologie di qualche anno fa può regalare ancora divertimento e “rinascere” pronto per nuove avventure. Da questo concetto è stato sviluppato Frankenstein 3.0, creatura robotica dell’ITIS A. Russo di Nicotera, in Provincia di Vibo Valentia. 

 

L’originale robot Frankenstein 3.0, da vecchio giocattolo ad automa avanzato
L’originale robot Frankenstein 3.0, da vecchio giocattolo ad automa avanzato

 

Il progetto di robotica portato avanti dagli alunni della scuola superiore specializzati in Elettrotecnica si è letteralmente evoluto con loro. Man mano che acquisivano competenze, infatti, il robot è passato dalla rudimentale versione 1.0 – guidata a infrarossi – alla 3.0, dotata di tecnologia IoT e pilotata dal bluetooth grazie al protocollo MQTT. 

Frank, come è stato amichevolmente battezzato dagli studenti, è stato quindi letteralmente riportato in vita, anche se sembrava spacciato. Grazie all’impegno dei suoi giovani progettisti calabresi, ora può “vivere” al meglio nella modernità.

 

Frankenstein 3.0
Frankenstein 3.0

I robot lottatori, quelli calciatori e Frankenstein 3.0 sono tre progetti che, insieme a molte altre idee innovative nel campo della robotica, saranno presenti al Maker Faire Rome – the European Edition 2019, la fiera dell’innovazione che si svolgerà dal 18 al 20 ottobre alla Fiera di Roma.

 

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