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Roma: Palazzo Merulana introduce un’esperienza di “arte in arte” grazie alla realtà aumentata

A Palazzo Merulana le opere di Antonio Donghi e di altri artisti prendono vita e performano in una installazione artistica digitale, tra intelligenza artificiale e naturale, grazie alla realtà aumentata

 

Aperta al pubblico dal 9 febbraio, la mostra dedicata ad Antonio Donghi da Palazzo Merulana, a Roma, promette di far parlare di se’, oltre che per le sue opere, per l’esperienza “aumentata” che regala ai visitatori – e anche all’autore, le cui opere beneficiano di una lettura ulteriore e amplificata grazie all’utilizzo di tecnologie digitali.

Un’occasione per conoscere più a fondo un progetto dedicato all’accessibilità che Palazzo Merulana inaugura in occasione di questa mostra ma che riguarda anche le opere della sua collezione permanente, per assicurare un’esperienza di visita che usa la tecnologia come strumento artistico per raccontare altra arte, anche a chi non potrebbe goderne diversamente, come i visitatori non udenti.

La mostra in corso

“Antonio Donghi. La magia del silenzio”, è un’approfondita retrospettiva che riporta all’attenzione di appassionati ed esperti le opere del più grande esponente del Realismo magico del secolo scorso, per ricercarne e cogliere nuove suggestioni.
Classe 1897, romano, Donghi fu fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1963, un artista schivo e introverso, che tuttavia divenne noto in tutto il mondo e sul quale moltissimi critici si sono confrontati per definirne l’appartenenza culturale e classificarne lo stile. La sua è una raffigurazione della realtà chiara, gentile ma ambigua, all’apparenza semplice e decifrabile, ma che nasconde un magnetico e magico senso di aspettativa. Il progetto espositivo vuole offrire diverse chiavi di lettura attraverso un percorso che riunisce trentaquattro capolavori. 

Il progetto complessivo

“ar+e Voce, segno, gesto dell’Arte che si racconta” è il titolo dell‘installazione artistica in realtà aumentata di NuvolaProject, che anima alcuni dei quadri iconici di Donghi e altri appartenente alla collezione permanente di Palazzo Merulana, per un racconto esperienziale fra storia dell’arte e storie dell’arte, attraverso cui i fruitori incontrano riferimenti agli autori, alle opere, al loro tempo e alla visione che emerge da una collezione di straordinaria coerenza.

Un progetto che, attraverso la tecnologia AR, permette di “aumentare” l’esperienza di visita di tutti i visitatori, incluse le persone sorde. La realtà dell’arte è tutti, “aumentarne” l’accessibilità per tutti i potenziali visitatori, è uno dei valori che ha ispirato la sua realizzazione. 

Il progetto è stato finanziato dal Ministero dei Beni Culturali e da UniCredit Carta Etica e in futuro vorrebbe estendersi anche a molte altre opere della collezione di Palazzo Merulana (attualmente, quelle interessate sono otto)

L’esperienza in realtà aumentata

Inquadrate attraverso l’applicazione – realizzata sia per iOS che per Android e che i visitatori possono scaricare dai rispettivi store –  le opere prendono vita e performano in un’installazione artistica digitale, in interazione fra intelligenza naturale e intelligenza artificiale: una vera e propria drammaturgia a cui gli autori hanno lavorato con la consulenza scientifica degli storici dell’arte del museo di Palazzo Merulana.

Un’esperienza unica perchè molto diversa da quelle alle quali siamo abituati in altri contesti museali o espositivi. In questo caso, la app non abilita soltanto la possibilità di essere guidati nella scoperta dell’opera ma si rivela “un’opera nell’opera”: il visitatore non riceve soltanto contenuti vocali aggiuntivi ma viene invitato a interagire con l’opera muovendosi nello spazio e ricollocandola cosi nello studio dell’artista, che potrà essere esplorato, o ricostruendone le vicende e svelandone alcuni piccoli segreti – come avviene con il ritratto di Primo Carnera di Giacomo Balla, una delle opere protagonisti dell’installazione.

Ritratto di Primo Carnera, Giacomo Balla I credit: Palazzo Merulana

L’installazione in realtà aumentata è, infatti, per sua natura una scelta di relazione e interazione con l’esistente, è concepita per porre attenzione agli equilibri fra gli elementi del reale e del virtuale affinché l’esperienza digitale entri in rapporto con le opere d’arte sempre rispettandone l’aura e non cancellando mai l’armonia con il
contesto espositivo.

Piena accessibilità, per una piena inclusione

L’installazione è pensata come pienamente accessibile anche per le persone non udenti: ogni opera – e tutte le esplorazioni che consente – sono anche interpretate da una attrice in lingua dei segni (LIS). Il team di NuvolaProject si è avvalso, per questi aspetti, della consulenza e collaborazione dell’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi.  Lo scopo è garantire un’esperienza culturale non residuale, come spesso accade, ma intensa e piena. E’ una delle prime volte, sicuramente in Italia e molto probabilmente almeno in Europa, in cui si realizza un lavoro di questo tipo.

Non una semplice guida in realtà aumentata, come forse avrete visto in altri musei, ma arte che racconta arte, in una realizzazione pienamente inclusiva.

Una comprensione più piena di come sia possibile godere dell’esperienza è offerta in questo video:

Gli autori: NuvolaProject

NuvolaProject è una crew di creatività digitale fondata da Gaia Riposati e Massimo Di Leo, specializzata in performing media e in installazioni interattive che esplorano la relazione tra il fisico e il digitale, tra le intelligenze umane e quelle artificiali, per rivelare fenomeni ambientali, sociali, esistenziali e trasformarne l’esperienza.

Di NuvolaProject e del suo lavoro abbiamo già scritto in questo articolo: https://makerfairerome.eu/it/cristina-di-svezia-un-ritratto-intelligente-artificiale-ma-non-troppo/ 

Il progetto “Open Merulana”

Grazie alla partecipazione al bando del Ministero della Cultura per l’accessibilità dei luoghi della cultura, finanziato dal PNRR, Palazzo Merulana ha potuto usufruire di supporto finanziario per completare il proprio progetto, già avviato, OPEN MERULANA: un percorso d pratiche per la creazione di un vero e proprio “Museo Gentile”.
Tra le varie azioni, un posto speciale è stato riservato alle istallazioni artistiche di Nuvola Project.

Come visitare la mostra

La mostra sarà visitabile dal 9 febbraio e fino al 26 maggio 2024 ma l’installazione artistica in AR riguarda anche opere della collezione permanente di Palazzo Merulana e sarà fruibile anche successivamente.

E’ possibile scaricare la app che consente l’esperienza in realtà aumentata da questi link

Consigliamo di portare con se’ degli auricolari, per godere al massimo dell’esperienza con i propri tempi e i propri ritmi.

Palazzo Merulana si trova a Roma, in via Merulana, nel centro della città, facilmente raggiungibile anche con il trasporto pubblico. Il Museo è interamente accessibile alle persone con disabilità motorie e, con questa applicazione, lo sarà sempre più anche per le persone non udenti.

fonte: NuvolaProject

immagine di copertina: Palazzo Merulana

autore: Barbara Marcotulli


 

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