“Come architetto sono sempre stato interessato a quella che chiamiamo architettura senza architetti. In altre parole, parlo di edifici come i fienili e i mulini a vento, che appartengono a un’epoca passata e non cercano di essere altro. Questa corrente relativa a un approccio più elementare alle abitazioni, la cosiddetta architettura vernacolare, mi ha sempre interessato. Il progetto Essential Homes incarna questo concetto,e dà una sensazione piacevole a chi visita il prototipo. ‘Mi piacerebbe passare una notte qui’, dicono spesso. È una casa progettata per ripararsi in caso di tempesta, tifone o terremoto, ma che può essere abitata anche in circostanze normali”, ha dichiarato sir Norman Foster.

 

Il modulo abitativo Essential Homes è dotato anche di un piccolo portico I foto: @chiarabecattini via AD
La vista dall’alto del modulo abitativo Essential Homes evidenzia i quattro lucernai posizionati sul tetto I foto: @chiarabecattini via AD

Essential Homes è la prima fase di un progetto di ricerca. Dobbiamo migliorarlo e poi commercializzarlo”. Sebbene il cuore di questa iniziativa sia l’uso della struttura alloggio temporaneo per i rifugiati, la nostra intenzione è di andare oltre e svilupparla per quello che chiamiamo affordable housing. Il prototipo che abbiamo realizzato è fatto con prodotti Holcim che esistono e che vendiamo, quindi è fattibile al 100% nel medio termine”, gli ha fatto eco Edelio Bermejo, responsabile ricerca e sviluppo di Holcim.