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ENEA “METTE IN TAVOLA” IL CIBO VEGETALE DEL FUTURO

Nutriente, saporito e sostenibile. È l’identikit del cibo vegetale che Enea sta sviluppando con l’obiettivo di offrire alimenti sani, capaci di contrastare l’impatto del cambiamento climatico 

 

Da Enea, nuove soluzioni offerte dall’agricoltura cellulare, un metodo di coltivazione che, a partire dalle molecole di alimenti, ne permette la coltivazione senza erosione del suolo né perdita della biodiversità

Secondo i dati del World Economic Forum, entro il 2050, a fronte di un aumento della domanda globale di cibo del 50%, i cambiamenti climatici potrebbero causare la riduzione dei raccolti fino al 30% e sarà fondamentale individuare sistemi produttivi alternativi. Al contempo, i cambiamenti climatici potrebbero influire pesantemente sui raccolti (con una riduzione fino al 30%), rendendo fondamentale l’identificazione di sistemi produttivi alternativi.

Le cellule vegetali coltivate in ambienti controllati possono costituire una biomassa alimentare innovativa e di alta qualità. Grazie a questi modelli produttivi si possono superare i problemi legati alla diminuzione della produttività delle colture e limitare lo sfruttamento delle risorse naturali come terra e acqua.

Cibo, coltivazioni e cambiamento climatico

Basti pensare a quanto sia salito il prezzo del cibo, per capire che ormai non si può ignorare la questione e pensare che la penuria di cibo sia un problema che non ci riguardi. Gli esperti stanno ideando delle apposite campagne “per denunciare come il clima abbia inciso drammaticamente sulla produzione di alcuni prodotti tipici del nostro territorio e i prezzi siano schizzati alle stelle. Con potenziali ripercussioni anche per la disponibilità di prodotti agro-alimentari sui mercati locali: i consumatori potrebbero essere gravemente colpiti dall’aumento dei prezzi dei beni alimentari quali frutta e verdura, alla base delle diete sostenibili.

Le quantità di cibo diminuiscono con il cambiamento del clima, di conseguenza, i prezzi si alzano e la fetta più debole della popolazione si ritrova in difficoltà, non potendo più permettersi di mangiare in modo sano ed equilibrato.

Cibo e cambiamento climatico, in fondo, sono due crisi che vanno di pari passo. Con l’aumento delle temperature, i terreni hanno meno nutrienti e dunque diminuiscono anche le colture, aggiungendo a questo il terribile effetto degli eventi meteorologici estremi, i prezzi aumentano e sono sempre meno le persone che possono permettersi di mangiare in modo sano.

immagine: QDPNews

Cos’è l’agricoltura cellulare di ENEA

L’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile lavora all’agricoltura cellulare, modello che permette di produrre alimenti da vegetali di interesse agronomico senza causare erosione del suolo e perdita di biodiversità.

L’agricoltura cellulare’ è la produzione – a partire da vegetali di interesse agronomico – di alimenti con un’ampia varietà di molecole utili alla salute, senza erosione di suolo e perdita di biodiversità.

Coltivate in ambienti controllati, le cellule vegetali possono rappresentare una biomassa alimentare innovativa e di qualità, basata su modelli produttivi che consentono di superare i problemi legati al crollo di produttività di alcune colture ma anche di limitare lo sfruttamento delle risorse naturali, come terra e acqua, riducendo gli scarti di produzione e il ricorso a prodotti fitosanitari, in coerenza con le raccomandazioni del Green Deal Europeo per il 2030.

Questi alimenti vengono prodotti con una tecnologia consolidata che ha consentito l’estrazione di principi farmaceutici sfruttando l’enorme corredo biochimico naturale delle cellule vegetali. In buona sostanza, a partire da un espianto vegetale di interesse e sfruttando le caratteristiche proprie delle cellule vegetali, si ottiene la moltiplicazione delle stesse in una coltura liquida che può avvenire in bioreattori simili a quelli già usati per il lievito con cui si producono pane e birra. Consumato ‘fresco’ e non necessariamente trasformato, il nuovo cibo potrebbe essere utile anche nello Spazio, rispondendo all’esigenza di rendere autonomi i futuri equipaggi dagli approvvigionamenti a Terra e aiutarli ad affrontare condizioni extra-terrestri con sistemi di crescita fuori suolo.

I vantaggi dell’agricoltura cellulare per i consumatori

Esistono evidenze che tali alimenti possono sviluppare valori nutrizionali, sensoriali e di digeribilità simili, o migliori, delle piante di provenienza. Tra gli altri benefici per il consumatore, l’assunzione di un alimento ricco di molecole benefiche nello stato in cui sono presenti in natura – il cosiddetto fitocomplesso – senza ricorrere ad alimenti added with con rischi per la sicurezza alimentare. Dalle colture cellulari vegetali sarà inoltre possibile ricavare alimenti freschi (ad esempio, in forma di composte e di ingredienti per smoothies), ma, come dimostrato anche da alcuni prestigiosi studi internazionali, esistono evidenze che si possano produrre anche bevande e prodotti lavorati, come la cioccolata.

I vantaggi dell’agricoltura cellulare per le aziende

Per le aziende questo nuovo sistema produttivo consentirebbe di affrancarsi da variazioni climatiche o stagionali e di realizzare produzioni più programmabili e flessibili, standardizzate e continue di materiale vegetale, da integrare con le produzioni agricole di eccellenza dei territori. “In futuro, sarà sempre più difficile rifornire la popolazione di alimenti derivati da materie prime vegetali in quantità e qualità sufficienti – evidenzia Silvia Massa, ricercatrice del Laboratorio di Biotecnologie dell’Enea.  Anche incrementare la superficie coltivabile non è realistico. Si pone, dunque aggiunge Massa – un problema rilevante di individuazione di nuovi sistemi di approvvigionamento di materie prime vegetali nell’ottica di un’alimentazione sana e sicura”.

Inoltre, la possibilità di modulare l’accumulo di sostanze utili alla salute in funzione dei parametri di crescita, apre la strada alla produzione di cibi ‘personalizzati’. Enea. attraverso le attività del Laboratorio Biotecnologie della Divisione Biotecnologie e agroindustria, svolge da anni studi su produzioni vegetali, colture cellulari vegetali e produzione ed estrazione di molecole bioattive in sistemi di produzione vegetali. In collaborazione con il Laboratorio Bioprodotti e Bioprocessi, abbina a questi studi da un lato lo sviluppo di tecniche di lavorazione come i processi di micro-incapsulamento mediante spray-drying, per preservare le caratteristiche nutrizionali delle cellule vegetali e, dall’altro, la realizzazione di indagini sulle attitudini del consumatore verso questo modello di consumo. 

 

Hai un progetto a tema agritech che ti piacerebbe presentare a Maker Faire Rome 2024? Candidalo entro il 3 giugno alla Call for Makers: se sarà selezionato potrai presentarlo e raccontarlo dal 25 al 27 ottobre al Gazometro Ostiense! 

 

fonte: ENEA

immagine di copertina: 

autrice: Barbara Marcotulli


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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