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Telemedicina e Coronavirus : lo stato dell’arte

 

Dallo stick per fare i selfie alla Telemedicina. La storia di Ilan Misano tra i protagonisti di Maker Faire Rome 2014.

Ilan Misano, maker e ricercatore che nel corso di Maker Faire Rome 2014 si era classificato, a soli 17 anni, tra i più giovani innovatori italiani under 20 con il progetto Selfinator, oggi è un ingegnere che collabora su un progetto di telemedicina sviluppato in Israele e applicato dalla ASL di Vercelli.

Ma andiamo per ordine.

La storia di Ilan – I Parte

Per Ilan Misano, romano, tutto è cominciato nel corso di Maker Faire Rome 2014, l’edizione che si è svolta all’Auditorium Parco della Musica, nella quale presentò lo stick per fare i selfie. Successivamente, insieme al fratello Roni e allo zio, fonda la sua prima startup.

 

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La Storia di Ilan – II parte

Ilan oggi ha 24 anni, è ingegnere biomedico con studi al Technion di Haifa ed è consulente del Technology Transfer fra Italia e Israele. Si occupa, soprattutto, di telemedicina. Ha studi pubblicati anche all’ETH di Zurigo ed è visiting scholar alla Cbangzhou University.

Ilan, la telemedicina e il coronavirus

Ilan Misano è ora coinvolto nei progetti nati dalla collaborazione fra Italia e Israele per il monitoraggio del Coronavirus a cui partecipano alcune ASL del Nord Italia.

In particolare a Vercelli è già attivo il progetto che monitora i pazienti con COVID-19 ricoverati in RSA tramite TytoCare, ovvero un dispositivo che permette di:

  • fare videoconsulti
  • misurare a distanza i parametri cruciali del Coronavirus: temperatura corporea, respirazione, suono polmonare, ritmo cardiaco
  • scattare immagini in HD di gola, orecchio e pelle

Un tipo di pratica che consente al medico di controllare costantemente la salute del paziente a distanza, evitando il rischio di contagio.

Che cos’è la telemedicina?

In generale i servizi sanitari da remoto comprendono:

  • il teleconsulto (o televisita), che è una videoconversazione libera fra il paziente e il medico
  • il telemonitoraggio, che coinvolge degli strumenti che il paziente utilizza per misurare parametri della propria salute (es. il ritmo cardiaco)

Il medico visualizza a distanza i valori misurati dagli strumenti al fine di valutare la salute del paziente e proporre cure o azioni preventive.

Com’è nata la collaborazione Italia-Israele nel settore della telemedicina?

Israele è famosa per le tecnologie innovative che sviluppa nel settore della medicina, intelligenza artificiale, cybersecurity e software.

E’ il paese che investe più in R&D pro-capite ed è stato nominato come il paese che sta affrontando nel modo migliore il COVID-19.

Israele e Italia collaborano da sempre.

Ulteriore dimostrazione è quella che ha portato l’azienda che produce i device di telemedicina per il progetto a preferire l’Italia tra i molti Paesi interessati.

Infatti la Regione Piemonte e l’ASL di Vercelli si sono interessate al fenomeno e in modo proattivo hanno voluto avviare un progetto ed utilizzare tecnologie avanzate.

In cosa consiste il progetto specifico di telemedicina?

Il progetto consiste nel monitorare pazienti non gravi con COVID-19 con lo strumento TytoHome, un device che permette di fare videoconsulti e di misurare i parametri cruciali per il monitoraggio del Coronavirus

Come funzione TytoHome?

TytoHome si connette via bluetooth allo smartphone del paziente e comunica con la app TytoCare.

Il medico gestisce i pazienti e visualizza i parametri a distanza dalla piattaforma TytoCare sul suo PC.

Eh sì, qualunque medico generico o che si occupa di pazienti con COVID-19 può utilizzare questo strumento.

Quanto può essere accurata una diagnosi di telemedicina? Quali sono i limiti?

I parametri misurati sono totalmente paragonabili a quelli misurati di persona dal medico, il che rende la televisita e il telemonitoraggio equivalente ad una visita di persona, nei limiti della capacità dello strumento.

In caso di bisogno di ulteriori check o peggioramento dei parametri, il medico può invitare il paziente a recarsi nella struttura sanitaria di dovere o può inviare un esperto a domicilio.

Quella del videoconsulto è una pratica che può essere attuata in quali altri campi?

Il videoconsulto può essere applicato in vari altri campi come la pediatria o il monitoraggio della salute dei pazienti cronici.

In generale, il videoconsulto è cruciale per la comprensione delle sensazioni del paziente.

Dove non arriva il teleconsulto, arriva il telemonitoraggio che misura in maniera oggettiva i parametri vitali di cui il medico ha bisogno.

Quali altri paesi usano la pratica della telemedicina ?

Ad ora sistemi di telemedicina sono attivi a livello statale in nazioni come Israele, USA e Svizzera.

Questa  pratica è in totale espansione a causa del Coronavirus.

E in Italia?

Sul sito del Ministero della Salute si possono consultare le più recenti linee di indirizzo per lo sviluppo della telemedicina nel nostro Paese. Info QUI

Il Blog di Maker Faire Rome – The European Edition aveva già anticipato il trend in questo post che puoi leggere QUI

GLOSSARIO

La telemedicina è linsieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono di curare un paziente a distanza o, più in generale, di fornire servizi sanitari da remoto. Nell’ambito della diagnostica clinica, quindi, è possibile per un medico effettuare la diagnosi su un paziente che non è fisicamente nello stesso posto del medico, attraverso la trasmissione dei dati prodotti da strumenti diagnostici.

 


 

Maker Faire Rome The European Edition si impegna da ben otto edizioni a rendere l’innovazione accessibile e fruibile con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, startup e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere il proprio business, in Italia e all’estero.

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