Dal 2016, il contest “Make to Care” premia i progetti che migliorano la qualità della vita di pazienti e disabili
Decine di migliaia di voti online per i finalisti. La premiazione il 10 dicembre a Maker Faire Rome 2020
MAKEtoCARE nasce dalla volontà di far emergere e sostenere iniziative e progetti nati dall’ingegno e dalla passione tipica della comunità Maker, che tramite la propria creatività e il proprio saper fare innovazione, è in grado di offrire una migliore qualità di vita ai pazienti, contribuendo a cambiare concretamente il loro presente e progettando, insieme a loro, un futuro migliore.
L’iniziativa MAKEtoCARE nasce come contest, lanciato per la prima volta nel 2016 e finalizzato a far emergere e facilitare la realizzazione, nonché la diffusione, di soluzioni innovative e utili ad incontrare i bisogni reali delle persone affette da qualunque forma di disabilità, intesa come qualsiasi diminuzione marcata della qualità della vita a causa di patologie e/o eventi traumatici.
La partecipazione al contest, oltre ad essere espressamente rivolta alla comunità Maker, è aperta a tutti coloro che hanno saputo cogliere un bisogno concreto, orientando il proprio ingegno e proponendo una soluzione innovativa.
I progetti in tema che hanno risposto alla Call for Makers, alla Call for Schools e alle Call for Universities di Maker Faire Rome 2020 hanno partecipato di diritto alle selezioni.
Qui di seguito, una prima selezione dagli otto progetti finalisti. Il vincitore sarà proclamato il prossimo 10 dicembre durante l’Opening Event di Maker Faire Rome 2020, dalle 18.00 online su www.makerfairerome.eu
Angelo
Angelo è un dispositivo che permette di superare la “distanza” imposta dal Covid-19 tra gli anziani nelle RSA e i loro cari.
Il nome è quello di Angelo, 105 anni, che ha ispirato il progetto che, in effetti, si pone come un “angelo custode” in grado di accompagnare gli anziani durante le conversazioni con i loro parenti.La solitudine di tanti ospiti delle RSA in questi mesi di pandemia è stata estrema. Anche ora, tra distanziamento fisico e le mascherine, che penalizzano ipovedenti o ipoudenti, la comunicazione è spesso difficile e frustrante.
Luciano Fumagalli, l’inventore, ha restituito il sorriso al suocero Angelo (105 anni) permettendogli di tornare a sentire e capire la voce dei suoi cari grazie all’utilizzo del Kit Velleman ordinato online.
Angelo è una scocca per questo sistema: linee sinuose e colori tenui un microfono ergonomico, un’interfaccia intuitiva destinata al visitatore e a un sistema di avvolgimento del cavo del microfono semplice e ordinato. Angelo è stampato in 3D, e si prevede di integrare fablab nella produzione, così da creare un tessuto produttivo ampliato e flessibile.
CapisciAMe
Assistenti vocali, per tutti
La disartria è un disturbo neuromotorio del linguaggio spesso associato a tetraparesi, SLA, esiti di ictus ed altre tipologie di disturbi degenerativi, che provocano gravi impedimenti fisici a chi ne è affetto e che troverebbe grande giovamento da questo utilizzo della voce.
La disartria provoca un bassissimo livello di comprensione da parte degli assistenti vocali come Google Home o Alexa. Di conseguenza, gli utenti con disartria e disabilità motorie, che troverebbero utilissimo sfruttare i servizi degli assistenti virtuali, non possono usufruirne. CapisciAMe usa il machine learning per realizzare soluzioni altamente personalizzate di riconoscimento vocale on edge destinati ad utenti con disartria. Il video è illuminante:
Cocca
COCCA, il primo caschetto customizzato e su misura progettato appositamente per giocare alla boccia Paralimpica
Durante il lock down, Hackability la non-profit nata a Torino, per far incontrare le competenze di designer, maker, artigiani digitali, con i bisogni (e l’inventiva) delle persone con disabilità, ha portato a termine COCCA, il caschetto per giocare alla Boccia Paralimpica. COCCA permette alle persone in carrozzina con gravi disabilità motorie, talvolta con compromissione elevata di tutti gli arti, di giocare direzionando la boccia tramite diversi Putter – Puntatori – controllati da un caschetto indossato. COCCA è stato realizzato con Carlotta Visconti, campionessa torinese di boccia Paralimpica.
L’obbiettivo racconta Davide Visconti, papà di Carlotta e Tecnico Federale FIB, «è promuovere la conoscenza della Boccia Paralimpica e renderlo uno sport sempre più accessibile sia nella pratica sia nel costo».
Eduframe
Eduframe è un serie di pannelli in legno con meccanismi analogici per i pazienti Alzheimer
Nata dalla sinergia di Ruggero Poi di Associazionedidee e il Fab Lab milanese OpenDot come progetto di social innovation che unisce due mondi apparentemente distanti – il metodo educativo di Maria Montessori e la demenza degenerativa descritta da Alois Alzheimer – per sperimentare nuove tecniche finalizzate a ritardare la degenerazione psicofisica dei malati.
I pannelli, colorati e dal funzionamento facile e intuitivo, sono pensati per catturare l’attenzione in luoghi di passaggio, come per esempio i corridoi di scuole, ospedali e Residenze per Anziani. Così come nel metodo pedagogico montessoriano, la finalità di Eduframe è di incoraggiare un’utenza fragile e dalle necessità specifiche a sviluppare o mantenere l’autonomia.
L’obiettivo dei pannelli Eduframe è incentivare la concentrazione non sulle abilità perdute, ma su quelle che ancora si possiedono.
Sono strumenti che consentono al degente di focalizzare l’attenzione su un singolo aspetto dell’oggetto (il colore, il suono che produce, la ruvidezza, la lunghezza), lavorando sulla manualità fine e sulle sequenze dei gesti e favorendo l’organizzazione dei pensieri.
Eduframe propone un cambio di paradigma nella gestione dell’anziano con Alzheimer: lavorare su un ambiente ‘protesico’, cioè con strumenti che aiutano a sviluppare l’autonomia.
Seguici qui sul blog per scoprire gli altri quattro finalisti di MaketoCare. La cerimonia di premiazione dei vincitori si terrà il prossimo 10 dicembre a Maker Faire Rome 2020. Online su www.makerfairerome.eu
La partecipazione è gratuita.