Espositori 2017



COVER ARTIGIANALI IN LEGNO
COVER ARTIGIANALI IN LEGNO

COVER ARTIGIANALI IN LEGNO

Cover artigianali in legno.
Un mix di tecnologia, amore, artigianalità e cura per l’ambiente. Il tipico know how di un artigiano tradizionale si fonde con l’approccio contemporaneo della nuova era digitale.
Il risultato esprime prodotti unici e contemporanei che abbinano lo stile Italiano ad un’anima eco-sostenibile.
Italy


COVER ARTIGIANALI IN LEGNO

Fabio Sannino

Fabio Sannino nasce nel 1985 a Napoli, dove vive fino all’età di 26 anni. Alterna gli studi universitari in Economia e Commercio a lunghi viaggi intorno al mondo, avvicinando nuove culture e sperimentando con curiosità la vita e se stesso. Fatidico un viaggio in California, dove infine decide di trasferirsi una volta conseguita la laurea.
Negli Stati Uniti, Fabio tocca con mano il capitalismo studiato sui libri di università, vi trova la sua più esasperata applicazione, anzi, il suo superamento, l’evoluzione della teoria marxiana del capitale. S’imbatte, infatti, nella rivoluzione digitale e scopre che i mezzi di produzione sono ora a disposizione di tutti, che i consumatori si sono trasformati in produttori e vendono in tutto il mondo senza bisogno di aprire un negozio, e che “le fabbriche” hanno assunto nuovi volti, nuove forme. Le loro sedi operative ora sono garage o stanze di una casa che hanno smesso di rappresentare luoghi di alienazione, trasformandosi in luoghi di emancipazione per giovani menti visionarie e creative, fucine inesauribili di innovative start-up.
Lontano dalle comodità un po’ assordanti e immerso nell’avanguardia digitale, Fabio scopre, anzi, “ricorda” di essere sempre stato affascinato dall’idea di “creare”, inteso come sperimentare quel qualcosa di gratificante che si prova nel dar forma ad una visione e a lavorarla con le proprie mani fino a farla diventare realtà. Un imbattersi, non tanto casuale, in uno specchio necessario a guardarsi e riconoscersi. Ben presto, le nuove tecniche di artigianato digitale diventano per lui quello che la penna rappresenta per uno scrittore, il proprio strumento imprescindibile, l’estensione delle proprie dita necessaria per rendere “materia” il disegno di un oggetto, la soluzione ad un problema , la risposta ad un esigenza che, altrimenti, continuerebbero a vivere solo nella propria testa.
Profondamente arricchito da nuove idee, nuovi strumenti e da una nuova coscienza, Fabio compie l’ennesimo viaggio, a ritroso questa volta, verso le origini, e dopo tre anni vissuti all’estero elabora la sua scelta d’amore: ritornare nella sua terra, carico del suo nuovo bagaglio che in una piccola tasca custodisce il seme del suo nuovo progetto : Makera.

  C38 (pav. 8)
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Dati aggiornati il 13/05/2024 - 11.24.21