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Swimfit
Swimfit consiste di un costume sensorizzato e un dispositivo indossabile. Il costume, per mezzo di sensori tessili, è in grado di monitorare battito cardiaco, respirazione e movimento. I dati vengono elaborati per estrarre dati rilevanti per l'allenamento come: frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, numero di vasche, ecc. Questi dati sono stati selezionati per mezzo di interviste con allenatori professionisti. Contestualmente, attraverso un app e un sito web, ogni atleta può controllare le proprie performance con tutti gli indici calcolati. L'eventuale allenatore a bordo vasca può accedere in tempo reale (per mezzo di componenti aggiuntivi che facilitano la trasmissione del segnale in acqua), su un tablet, a tutti i dati registrati.
Italy
Paolo Perego
Il progetto Swimfit nasce da un’idea del Laboratorio TeDH (Tecnologie e Design per l’healthcare) del Politecnico di Milano. L’ideatore principale è l’ing Paolo Perego, assegnata di ricerca presso lo stesso Politecnico.
L’ing Perego si laurea in Ingegneria Biomedica nel 2008, con una tesi incentrata sull’interfaccia uomo-macchina. Successivamente nel 2014, consegue il Dottorato di Ricerca in Design con una ricerca inerente i dispositivi indomabili ed il loro utilizzo su neonati ed anziani.
Dal 2008 è assegnista di ricerca e si occupa di User Centered Design nell’ambito dei dispositivi indossabili e delle interfacce uomo-macchina, sia in ambito medicale che sportivo.
Tra il 2013 ed il 2015 lavora come ricerca e sviluppo per una startup che si occupa di dispositivi indomabili per il monitoraggio neonatale.
L’ing Perego si laurea in Ingegneria Biomedica nel 2008, con una tesi incentrata sull’interfaccia uomo-macchina. Successivamente nel 2014, consegue il Dottorato di Ricerca in Design con una ricerca inerente i dispositivi indomabili ed il loro utilizzo su neonati ed anziani.
Dal 2008 è assegnista di ricerca e si occupa di User Centered Design nell’ambito dei dispositivi indossabili e delle interfacce uomo-macchina, sia in ambito medicale che sportivo.
Tra il 2013 ed il 2015 lavora come ricerca e sviluppo per una startup che si occupa di dispositivi indomabili per il monitoraggio neonatale.
A6 (pav. 6) -
Politecnico di Milano
2017