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Sarà il 2025 l’anno dell’Intelligenza Artificiale Generale?

intelligenza Artificiale Generale: a che punto siamo

Se ne parla da tempo: sarà davvero il 2025 sarà l’anno dell’Intelligenza Artificiale Generale, quella capace di replicare le attività cognitive umane? 

 

L’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) rappresenta la frontiera più ambiziosa della tecnologia AI, con l’obiettivo di replicare le capacità cognitive umane.

Sam Altman, l’amministratore delegato di OpenAI, ha indicato il 2025 come un anno in cui nutre aspettative per l’AGI, l’Intelligenza Artificiale Generale, cioè un sistema di IA in grado di eseguire una vasta gamma di compiti cognitivi con prestazioni e flessibilità simili a quelle umane, senza limitazioni a compiti specifici.

Sebbene alcuni media abbiano calcato sull’arrivo dell’AGI di OpenAI entro quest’anno, l’affermazione di Altman è da interpretare più che altro come la concentrazione dello sviluppo dell’AGI da parte di OpenAI nel 2025.

Ad ogni modo, l’Intelligenza Artificiale Generale può radicalmente cambiare il nostro modo di vivere e lavorare, ben oltre quello che oggi ci sembra immaginabile. Pur rimanendo cauti su una realizzazione imminente, gli scenari di innovazione che emergono sono straordinari. Vediamoli insieme.

Le intelligenze artificiali

Finora, il concetto di AGI – comunque fumoso e interpretabile – è stato associato, e in fondo lo è ancora, a quello teorizzato da Nick Bostrom, filosofo alla Oxford University, secondo il quale l’AGI è uno dei tre livelli riguardanti le capacità dell’Intelligenza Artificiale.

Il primo livello è l’ANI (Artificial Narrow Intelligence), cioè un’Intelligenza Artificiale ristretta, che può svolgere singole attività o compiti ben definiti sulla base di regole conosciute. Un’ANI può essere anche un’assistente vocale, e lo sono tutte le attuali IA generative e conversazionali, compreso ChatGPT.

L’AGI, l’Intelligenza Artificiale Generale, è un’IA capace di ricordare, argomentare e usare la logica, ed è caratterizzata dalle stesse capacità cognitive umane.

L’ASI (Artificial Super Intelligence) è infine l’Intelligenza Artificiale Super, che ha, su base teorica, capacità cognitive superiori a quelle possedute da un essere umano.

Da “macchine intelligenti” a “macchine pensanti”

Quali sono gli upgrade che la AGI porta con se’ rispetto all’intelligenza artificiale che già conosciamo – e utilizziamo?

L’AI a cui siamo abituati oggi è definita “AI ristretta” o “AI debole”. È progettata per eseguire compiti specifici, come il riconoscimento vocale, la traduzione automatica o la classificazione di immagini. Queste AI eccellono in un determinato ambito, ma non possiedono la capacità di comprendere, apprendere e applicare la conoscenza in contesti diversi, caratteristica fondamentale dell’intelligenza umana.

L’AGI, al contrario, mira a replicare l’intelligenza umana in tutta la sua generalità. Un sistema AGI dovrebbe essere in grado di:

  • Comprendere il linguaggio naturale. Interpretare e rispondere a domande complesse, comprendere il contesto e le sfumature del linguaggio umano.
  • Apprendere da diverse fonti. Acquisire conoscenze da testi, immagini, video e interazioni con l’ambiente, proprio come fanno gli esseri umani.
  • Risolvere problemi complessi. Affrontare situazioni nuove e impreviste, applicando la conoscenza acquisita per trovare soluzioni creative.
  • Adattarsi a nuovi contesti. Trasferire l’apprendimento da un dominio all’altro, dimostrando flessibilità cognitiva.

Una A si avvicina quindi a un’AGI in base a ciò che è in grado di fare, indipendentemente dai processi interni. Non è rilevante se ‘pensa’ come un essere umano o se possiede coscienza; ciò che conta sono le sue competenze e, soprattutto, il potenziale per svolgere i compiti richiesti, anche se tali capacità non sono ancora state dispiegate nel mondo reale.

Previsioni per il 2025

Mentre alcuni esperti e report suggeriscono che il 2025 potrebbe essere un anno di svolta per l’AGI, è importante mantenere un approccio cauto. Nonostante i progressi significativi nel campo dell’AI, ci sono ancora sfide considerevoli da superare prima di raggiungere un’AGI completa.

Le previsioni ottimistiche si basano su diversi fattori:

  • Aumento della potenza di calcolo. L’hardware per l’AI, come le GPU, sta diventando sempre più potente, consentendo l’addestramento di modelli più complessi.
  • Sviluppo di nuovi algoritmi. La ricerca sull’AI sta portando alla creazione di algoritmi più efficienti e capaci di apprendere da quantità di dati sempre maggiori.
  • Investimenti crescenti nel settore. Le aziende tecnologiche e i Governi stanno investendo miliardi di dollari nella ricerca e nello sviluppo dell’AI.

Tuttavia, è fondamentale considerare anche le sfide che ostacolano lo sviluppo dell’AGI:

  • Comprensione della coscienza. Non comprendiamo ancora appieno i meccanismi della coscienza umana, il che rende difficile replicarla artificialmente.
  • Rappresentazione della conoscenza. Rappresentare la conoscenza del mondo in un formato comprensibile per una macchina è una sfida complessa.
  • Ragionamento di senso comune. Insegnare a una macchina il “senso comune”, ovvero la capacità di comprendere il mondo che ci circonda, è un compito arduo.

Cosa aspettarsi di nuovo nel 2025

Anche se l’AGI completa potrebbe non essere imminente, il 2025 potrebbe portare importanti novità nel campo dell’AI. Vediamo quali.

  • Modelli linguistici ancora più avanzati: possiamo aspettarci modelli linguistici ancora più potenti di quelli attuali, capaci di comprendere il linguaggio naturale con maggiore precisione e generare testi ancora più complessi e coerenti.
  • AI multimodali: sistemi AI in grado di elaborare informazioni da diverse fonti, come testo, immagini, audio e video, diventando più “consapevoli” del mondo che li circonda.
  • Miglioramento delle capacità di ragionamento e pianificazione: vedremo progressi nello sviluppo di AI capaci di ragionare su problemi complessi e pianificare azioni per raggiungere obiettivi specifici.
  • Applicazioni AI più integrate nella vita quotidiana: l’AI diventerà sempre più presente in diversi settori, come la sanità, l’istruzione, i trasporti e l’industria, automatizzando compiti e migliorando l’efficienza.

Implicazioni per la società

E’ importante evidenziare e riflettere – come del resto sta già accadendo nella comunità scientifica che lavora al suo sviluppo – anche sugli impatti e le implicazioni etiche, sociali ed economiche che l’AGI porta potenzialmente con se’, come già accaduto per le versioni precedenti dell’Intelligenza Artificiale. È fondamentale iniziare a riflettere su:

  • Impatto sul mondo del lavoro. L’automazione guidata dall’AGI potrebbe portare alla scomparsa di alcuni lavori e alla creazione di nuove professioni, richiedendo una riqualificazione della forza lavoro.
  • Questioni etiche legate all’utilizzo dell’AGI. È necessario definire principi etici per lo sviluppo e l’utilizzo dell’AGI, per evitare abusi e garantire che questa tecnologia sia utilizzata a beneficio dell’umanità.
  • Implicazioni per la sicurezza. L’AGI potrebbe essere utilizzata per scopi malevoli, come lo sviluppo di armi autonome, sollevando preoccupazioni per la sicurezza globale.

Dati, trend e scenari

Il 2025 potrebbe non essere l’anno dell’AGI completa, ma segnerà sicuramente un’ulteriore tappa importante nel percorso verso questa tecnologia. È fondamentale continuare la ricerca e lo sviluppo dell’AI, tenendo sempre presente le implicazioni etiche e sociali. Prepararsi alle trasformazioni che l’AGI potrebbe portare è essenziale per garantire un futuro in cui questa tecnologia sia utilizzata in modo responsabile e a beneficio dell’umanità.

Al momento, la situazione potrebbe essere riassunta cosi:

  • Investimenti in AI: secondo un rapporto di Statista, gli investimenti globali in AI avevano superato i 93 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che continueranno a crescere nei prossimi anni
  • Adozione dell’AI nelle aziende: uno studio di McKinsey rivela che il 56% delle aziende ha adottato l’AI in almeno una funzione aziendale.
  • Previsioni sul mercato dell’AI: si prevede che il mercato globale dell’AI raggiungerà i 15.700 miliardi di dollari entro il 2030, secondo un rapporto di PwC.
  • Discussioni etiche sull’AI: cresce il dibattito sull’etica dell’AI, con particolare attenzione a temi come la privacy, la responsabilità e l’impatto sul lavoro.

La complessità della sfide rende improbabile che nel 2025 vedremo un’AGI pienamente sviluppata con capacità cognitive paragonabili a quelle umane. È più probabile che assisteremo a progressi incrementali verso questa meta, con lo sviluppo di sistemi AI sempre più capaci di generalizzare e adattarsi a nuovi contesti. Lo stesso Sam Altman, in una recente intervista a YCombinator, (che puoi vedere qui: https://www.youtube.com/watch?v=xXCBz_8hM9w) ha ipotizzato una prospettiva al 2027-2028 per il rilascio di modelli pienamente aderenti alle aspettative di una AGI.

Più frequentemente che in altri settori, le previsioni sulla AGI sono soggette a incertezza: il progresso tecnologico è difficile da prevedere con precisione, e nuove scoperte o sfide impreviste potrebbero accelerare o rallentare il raggiungimento dell’AGI. Tuttavia, è innegabile che l’AI stia trasformando il nostro mondo e che l’AGI, quando arriverà – e non sarà comunque troppo distante nel tempo – avrà un impatto profondo sulla società come la conosciamo e il potenziale per rivoiluzionare modelli organizzativi e relazionali.

Sono, saranno, anni interessanti. Continueremo a seguire ogni sviluppo di questa affascinante tecnologia.

fonti: DDay I Agenda Digitale I Futuro Prossimo I 4cAI I TechforFuture

immagine di copertina: 

autore: Barbara Marcotulli

 

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Barbara Marcotulli