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Frozen - Thermal History Indicator
Varie attività di ricerca hanno provveduto a realizzare dei dispositivi in grado di tracciare la storia termica di prodotti che necessitano di essere conservati a temperature particolarmente basse; tuttavia questi dispositivi, anche se efficaci e funzionanti, hanno sempre mostrato limiti di tipo tecnico (sostanze tossiche utilizzate nella loro produzione) o di tipo economico (costo particolarmente elevato); il primo di questi limiti è di fondamentale importanza in quanto i dispositivi utilizzati, essendo direttamente applicati sulla confezione del prodotto, potrebbero portare a contaminazione dello stesso, con conseguenti rischi per la salute. Il secondo aspetto inciderebbe sul costo finale del prodotto.
Il dispositivo da noi sviluppato, chiamato Frozen – Thermal History Indicator, inserito all'interno della Catena del freddo, è in grado di offrire un monitoraggio della stessa, permettendo così di evidenziare eventuali anomalie (fluttuazioni eccessive della temperatura, abusi termici di grave entità , etc.), dal momento della produzione sino alla vendita finale.
È completamente realizzato con sostanze innocue e biocompatibili, ampiamente utilizzate in campo alimentare e farmaceutico. Oltre a tali caratteristiche, il nostro dispositivo è economico e di facile lettura: infatti, la colorazione verde dello stesso, è indice di corretta applicazione delle procedure imposte, mentre una colorazione tendente al rosso è indice di fluttuazioni termiche oltre i limiti consentiti.
Il suo utilizzo in campo industriale e commerciale permetterebbe di migliorare notevolmente le procedure definite dalla Catena del freddo e il suo utilizzo potrebbe essere esteso non soltanto ad alimenti surgelati, ma anche a prodotti farmaceutici che necessitano di essere conservati e trasportati a temperature molto ridotte.
Attualmente Frozen è in fase di sviluppo, ma i test hanno fornito ottimi risultati in termini di comportamento tempo-temperatura sui prodotti su cui esso è stato testato.
Stefano Maccagnani - Andrea Amato
Stefano Maccagnani è un imprenditore torinese; i suoi interessi riguardano diversi campi della scienza, della tecnologia e non solo.
Attualmente è il presidente delle seguenti società :
- Belumbury: società che opera principalmente nel settore automotive, con particolare attenzione al mondo dell'elettrico. L’iniziativa industriale si concretizza con il progetto della city-car elettrica 4 posti DANY, realizzato con la collaborazione delle Università di Camerino e di Bologna
- MES Spa: società fondata nel 1958 e rilevata da Maccagnani nel 2010, che produce principalmente visori notturni realizzati su proprio progetto, nonché sistemi di protezione personale (giubbotti antiproiettile) mediante utilizzo di propria tecnologia.
- Settore biomedicale: è stato realizzato l’esoscheletro “Phoenixâ€, leggero e modulare, che consentirà ai paraplegici di muoversi in autonomia, mediante protesi motorizzate sviluppate con tecnologia MES. L’esoscheletro Phoenix è già commercializzato tramite a MES, in quanto ha ottenuto la marcatura CE per dispositivi medicali.
- Settore fashion: avvio della Horo srl, una nuova realtà industriale italiana con sede a Milano, che realizza collezioni di abbigliamento innovative, dove ogni capo ed accessorio viene prodotto interamente a mano mediante l’applicazione di metalli preziosi sulla trama dei tessuti, attraverso un’esclusiva tecnica brevettata dalla stessa società .
ANDREA AMATO
Andrea Amato è un Chimico Industriale specializzato in Materiali Polimerici.
Ha svolto attività di ricerca presso l'università Sapienza di Roma nel campo dei materiali per applicazioni biomediche.
Dopo un periodo di insegnamento presso la Marymount Internatioanl school Rome, lavora attualmente in EOS Spa, dove si dedica all'attività di ricerca e sviluppo di indicatori tempo-temperatura per il monitoraggio della catena del freddo.