Espositori 2019



Slavery of a shadow
Slavery of a shadow

Slavery of a shadow

Un personaggio mascherato, censurato che utilizza l'arte come strumento per proporre vie di accesso alla sua essenza. Il bisogno di esprimersi, trascinando e trasportando la propria storia, i propri strumenti, cercando di rappresentare ciò che è reale e ciò che si suppone esserlo.
Alla condizione dell'artista si affianca il paesaggio sonoro, ove i fruitori stessi verranno inglobati in questo status e immersi nella sua rielaborazione.
Un atto poetico perennemente in itinere quello del passaggio di un'ombra che rompe gli schemi soffocanti per chi faticosamente ricerca l'essenza e la verità altra.
Italy


Slavery of a shadow

Pier Alfeo

Il compositore elettronico e artista sonoro italiano, Pier Alfeo (Classe 1985) si avvicina agli studi sul suono inizialmente da autodidatta, per poi frequentare corsi di musica elettronica presso il Conservatorio "N. Piccinni " di Bari, dove attualmente studia Composizione, Informatica Musicale e Multimedialità.

L’obiettivo della sua ricerca è quello di voler comprendere la complessa morfologia dei cambiamenti di stato relativi al linguaggio degli eventi sonori e come questi si comportino sia a livello micro-strutturale che macro-strutturale, attraverso la percezione e le nozioni matematico-scientifico-tecnologiche. Come sperimentatore e ricercatore del suono, indaga le condizioni psicofisiche degli individui legati alle attività antropiche che, direttamente o indirettamente, alterano l'ambiente e la coscienza umana: l'intento è proprio quello di scoprire in che modo i linguaggi artistici potrebbero guarire e bilanciare le suddette alterazioni. I suoi lavori di composizione spaziano dalla musica elettronica sperimentale e pezzi elettroacustici alle automazioni meccaniche, agli audio / video e all'elettronica dal vivo per scopi immersivi, spingendo le avanguardie nell'arte e nella musica.

Artista presso la Galleria Doppelgaenger di Bari, crea sculture sonore e opere visive legate al comportamento sonoro, prestando particolare attenzione alle conseguenze dei sistemi di automazione, all'introduzione di macchine nell’esistenza umana e al processo tecnologico, facendo uso di sistemi informatici e sonorità concrete al fine di creare un dialogo tra comportamenti organici e linguaggi di programmazione.

Ha eseguito spettacoli audio / video e live electronics per diverse manifestazioni in tutta Europa come NODE15 Festival di Francoforte, TheRestIsNoise al "Muziekgebouw aan 't IJ" di Amsterdam, FLUSSI Festival di Avellino (IT), LiveCinema Festival di Roma. Ha condiviso il palco con artisti come Robert Henke, Murcof, Dadub, Clock DVA, Demdike Stare, Fennesz, Lillevan, Roly Porter, Rashad Becker, 1024 Architecture, Mike Cooper e molti altri ancora.

Nel 2018 ha ricevuto la menzione d'onore per Sound Art Installations, con l'opera "Interferences Quartet”, al MA / IN Matera Intermedia Festival, Progetto CoMatera2019, classificandosi per il secondo premio, al fianco dei vincitori Cod.Act, con una giuria internazionale costituita da Yan Maresz , Justè Janulytè, Manuela Blackburn, Jogoda Szmytka, Candas Sisman, Alexander Khubeev, Matteo Franceschini, Stefan Prins e Cathy Van Eck.

  A23 (pav. 6)
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Dati aggiornati il 09/04/2024 - 16.17.20